
Si chiama HAL, un nome di certo non nuovo per tutti gli appassionati di fantascienza, ed è stato costruito letteralmente per soffrire. Si tratta di un robot per l’addestramento medico, indirizzato agli studenti di medicina, molto realistico che può anche emettere versi di dolore, lacrimare, sanguinare ed urinare. Tra le altre cose, è capace anche restringere le pupille quando si indirizza un fascio di luce nei suoi occhi.
Può inoltre essere comandato in modalità wireless per andare in shock anafilattico o per simulare un arresto cardiaco ed è anche possibile agganciarlo a delle vere macchine ospedaliere, come i defibrillatori.
Il robot, apparentemente un androide che simula un bambino di 11-12 anni, è stato realizzato dalla Gaumard Scientific, un’azienda che comunque vanta una certa esperienza nel campo della produzione di attrezzature per simulazioni mediche. Tra l’altro la stessa azienda ha realizzato anche Victoria, una donna robot che dà alla luce un robot bambino, modello presumibilmente indirizzato a ginecologi e ostetrici.
Non mancano i robottini neonati per insegnare alle infermiere ad avere a che fare con neonati di poche ore.
Ritornando ad HAL, quest’ultimo può vantare un sistema meccanico-pneumatico grazie al quale può simulare la respirazione e può anche espirare CO2. Lo stesso sistema idraulico come servomotori favorisce l’espulsione di finto sangue, di urina e, dagli occhi, di lacrime.
Gli stessi progettisti dichiarano di aver anche evitato il troppo realismo: gli studenti e i praticanti devono sempre comprendere che si tratta di uno strumento e non di una persona vera, anche nelle fasi più delicate degli addestramenti. Proprio per questo, per non farlo diventare troppo realistico, hanno evitato cose come imperfezioni, lentiggini o difetti vari e non hanno esagerato nella verosimiglianza dei lineamenti del volto.