Si chiama Skyline Robotics ed è una nuova start-up che intende utilizzare strutture robotiche per lavare le parti esterni dei vetri di grattacieli, un lavoro classicamente affidato agli esseri umani, per certi versi abbastanza rischioso e complicato tanto che è anche ben pagato.
Ed è probabilmente proprio il risparmio una delle ragioni principali che hanno spinto la start-up che ha sviluppato i bracci robotici dotata di spazzole che puliscono i vetri esterni degli edifici proprio come i lavavetri umani.
Yaron Schwarcz, CEO e co-fondatore di Skyline, dichiara che questi robot vantano dei sensori progettati in modo da copiare la mano umana tanto che sono capaci di evitare qualsiasi tipo di ostacolo e smettere di strofinare/lavare immediatamente (ad esempio se qualcuno si affaccia alla finestra). E per evitare di rompere i vetri questi sensori risultano fondamentali.
Ogni struttura robotica vanterà una mappa 3D incorporata nel proprio software nella quale sarà inserita la descrizione della superficie esterna dell’edificio con tutte le eventuali sporgenze o ostacoli conosciuti.
Il processo di lavaggio, infine, non richiede sapone o detergenti vari come spiega lo stesso
Schwarcz sul sito della Cnn che parla di un processo denominato osmosi inversa per detergere i vetri: “Usiamo le proprietà naturali dell’acqua pura per assorbire i sali, i minerali, gli olii, la granulosità dall’edificio. Siamo rispettosi dell’ambiente”.
I robot avranno comunque bisogno di un operatore che da terra coadiuverà le braccia tenendole sempre sotto controllo. È proprio per questo ruolo il CEO Della Skyline dichiara che saranno assunti veri lavavetri in quanto unici veri esperti di questa professione, quasi a giustificarsi del fatto che, se tali strutture robotiche dovessero diffondersi, saranno proprio i lavavetri a rimetterci.