
Potrebbero rappresentare il più antico atlante anatomico mai rinvenuto i tre antichi testi scritti su tre fogli di carta di seta ritrovati in alcune antiche tombe nel sito di Mawangdui, Cina meridionale. Come spiegano gli archeologi che hanno condotto gli scavi, si tratta di tombe appartenenti alla famiglia del Dai di Cai, il 10º re dello Stato di Cai che regnò dal 760 a.C. al 750 a.C..
Maggior parte del testo ancora indecifrabile
Questi tre testi, scoperti insieme ad altri durante gli anni 70, sono stati oggetto di nuove e più approfondite analisi e i ricercatori, che hanno pubblicato il proprio studio sull’Anatomical Record, spiegano che si trattava di atlanti anatomici del corpo umano. Anche se la maggior parte del testo risulta ancora indecifrabile, i ricercatori sono riusciti a capire alcuni termini e diversi di essi sembrano infatti riferirsi a zone del corpo umano.
Precedono anche i più antichi testi di agopuntura cinesi
Il gruppo di ricerca, guidato dalla docente di anatomia della Università di Bangor, Galles, Vivien Shaw, dichiara che si tratta di testi che precedono anche i più antichi testi di agopuntura cinesi, considerati tra i più antichi testi “medici” della storia.
I ricercatori hanno identificato una particolare frase, presente all’interno di uno dei testi, che sembra descrivere con relativa precisione il percorso dell’arteria ulnare, il vaso sanguigno più importante dell’avambraccio. In un altro i ricercatori hanno individuato una breve descrizione della vena grande safena, un vaso sanguigno sottocutaneo delle gambe.
Atlanti anatomici più antichi mai rinvenuti
A fronte della decifrazione di queste frasi, i ricercatori hanno dunque ritenuto che si tratta di atlanti anatomici, i più antichi mai rinvenuti. Probabilmente erano indirizzato a medici e apprendisti della pratica della medicina dell’epoca.
I più antichi atlanti anatomici di cui è conosciuta l’esistenza, collocabili in periodi simili anche se le date non possono essere stabilite con precisione, sono testi medici che descrivono il corpo umano realizzati dai medici dell’antica Grecia Erofilo (335-280 a.C.) ed Erasistrato (304-250 a.C. circa), testi però mai rinvenuti dei quali se ne conosce l’esistenza solo tramite le descrizioni effettuate da altri.
Sito di sepoltura di Mawangdui
Il sito di sepoltura di Mawangdui vede la presenza di tre tombe separate, collocate in tempi diversi, che, oltre a contenere il corpo di Dai, contengono anche il corpo di sua moglie e di un loro figlio. Insieme alle tombe nel corso degli anni sono stati trovati anche vari manufatti oltre a vari manoscritti tra cui alcuni di medicina, di guerra, di agricoltura, di cucina. I ricercatori si sono concentrati su tre manoscritti che contengono descrizioni anatomiche del corpo umano, tutti e tre scritti tra il 300 e il 220 a.C..