Ecco il rover NASA che rintraccerà il ghiaccio d’acqua al polo sud della luna

VIPER (credito: NASA Ames / Daniel Rutter)

Il nuovo rover che sarà inviato dalla NASA sulla Luna per mappare le concentrazioni di ghiaccio d’acqua nel polo sud del nostro satellite naturale è stato presentato in un nuovo articolo apparso sul sito della stessa NASA. Questo rover potrebbe rivelarsi molto importante nel contesto del programma Artemis che vedrà di nuovo esseri umani sulla Luna dopo le ultime missioni Apollo degli anni 70.

Simile alle dimensioni di una golf cart, il VIPER (Volatiles Investigating Polar Exploration Rover) potrà girovagare per il polo sud lunare per diversi chilometri. Vanterà quattro strumenti scientifici e tra di essi c’è anche un trapano con una punta lunga un metro per campionare anche elementi sotto il suolo.
Il rover dovrebbe arrivare sulla Luna nel dicembre del 2022 e la missione di mappatura delle risorse idriche lunari dell’area dovrebbe durare almeno 100 giorni.

L’acqua è la chiave per eventuali soggiorni prolungati umani sulla Luna, come specifica Daniel Andrews, uno dei responsabili della missione VIPER nonché ricercatore presso il Centro ricerche Ames della NASA nella Silicon Valley. Da quando è arrivata la conferma della presenza di aree relativamente vaste fatte di ghiaccio d’acqua sulla Luna 10 anni fa, l’idea di fondo è rimasta sempre la stessa: questa stessa acqua potrebbe essere sfruttata molteplici scopi onde far restare esseri umani sulla Luna per periodi tempi più lunghi o, in una visione più a lungo termine, per creare vere e proprie colonie umane sul nostro satellite naturale.

Lasperanza della NASA, infatti, così come quella di altre agenzie spaziali nazionali di altri paesi che hanno fatto dichiarazioni abbastanza evidenti al riguardo, è quella di poter contare su una presenza umana sostenibile e a lungo termine sulla Luna. Un’eventuale colonia umana sulla Luna, infatti, potrebbe essere grossa utilità anche per missioni su Marte o nello spazio un po’ più profondo del nostro sistema solare.

Il ghiaccio sui poli della Luna si crea perché queste regioni restano permanentemente in ombra. Quest’acqua, accumulatasi nel corso del tempo, proverrebbe perlopiù dagli impatti delle comete che per milioni di anni hanno trovato vita facile nello schiantarsi sulla superficie lunare, e nel trasportare tutto il proprio carico d’acqua, senza particolari attriti.
“VIPER ci dirà quali luoghi hanno le più alte concentrazioni e quanto in profondità sotto la superficie per accedere all’acqua”, dichiara Anthony Colaprete, altro scienziato del progetto VIPER.

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