
Un nuovo studio, pubblicato sull’Astrophysical Journal, mostra quella che è una nuova, interessante immagine del buco nero al centro della galassia M87, o meglio, di quello che c’è intorno ad esso. Questo buco nero supermassiccio, la cui prima immagine fu già pubblicata nel 2019, grazie alla rete di telescopi terrestri EHT, è stato oggetto di nuove analisi eseguite con nuovi e più sofisticati algoritmi di imaging.
I ricercatori hanno utilizzato le numerose immagini originali (con le quali è stata costruita l’immagine che poi abbiamo visto sugli organi di informazione nel 2019) per “rimasterizzarle” e crearne una nuova che evidenziasse l’anello luminoso e sottile che nell’immagine appare in colore arancione. Questo “anello fotonico” era stato già teorizzato precedentemente. Viene creato dei fotoni che vengono “lanciati” intorno all’area del buco nero a causa dell’immensa gravità di quest’ultimo.
Il nuovo studio dimostra che queste previsioni sono coerenti con i dati relativi al buco nero al centro della galassia M87. In sostanza l’algoritmo ha scomposto l’immagine originaria in modo da poter analizzare approfonditamente “i pezzi singolarmente anziché mescolati insieme”, spiega Dominic Pesce, ricercatore del Center for Astrophysics | Harvard & Smithsonian e uno degli autori dello studio.
L’innovazione è da ricondurre agli algoritmi “all’avanguardia” che hanno permesso di evidenziare le caratteristiche riguardanti il fantomatico anello di luce intorno al buco nero. Il software di imaging utilizzato da ricercatori è denominato THEMIS. “Abbiamo spento i riflettori per vedere le lucciole”, spiega Avery Broderick, un astrofisico che ha guidato il team di studio. I ricercatori, anche grazie a questo nuovo studio, forniscono inoltre una nuova stima della massa del buco nero: 7,13 miliardi di masse solari.
Note e approfondimenti
- The Photon Ring in M87* – IOPscience (DOI: 10.3847/1538-4357/ac7c1d)