Ecco la pasta che assume la sua forma solo una volta cotta

Credito: Morphing Matter Lab. Università Carnegie Mellon

Meccanismo di morphing e processo di produzione per pasta ed elastomero siliconico (credito: 10.1126/sciadv.abf4098 | Science Advances)

Morphing bidirezionale transitorio e reversibile: è la denominazione della tecnica che i ricercatori del Morphing Matter Lab della Carnegie Mellon University hanno usato per sviluppare un tipo di pasta che assume la sua forma finale solo una volta che comincia a cuocere nell’acqua. L’impasto di questa particolare pasta è fatto da minuscole scanalature con particolari schemi tramite i quali la stessa pasta, a contatto con l’acqua calda, può trasformarsi in varie forme: tubi, spirali, onde, eccetera.

E per ciò che concerne il sapore? Il comunicato relativo al nuovo studio[1] assicura che è simile a quello della pasta tradizionale così come la sensazione tattile che sia toccandola. Si tratta di un nuovo concept che apre possibilità nuove a tutto un settore dell’alimentazione. Ad esempio una pasta del genere potrebbe ridurre di moltissimo lo spazio dedicato agli imballaggi, allo stoccaggio e al trasporto e, in generale, ridurrebbe anche il tempo e l’energia che ci vogliono per la cottura.

Lining Yao, direttore del Morphing Matter Lab, uno degli autori dello studio, spiega che lui e il suo team sono stati ispirati dall’imballaggio che di solito si fa con i mobili: occupano molto meno spazio prima di essere montati, cosa che facilita di moltissimo lo stoccaggio e quindi tutto ciò che ne consegue, incluso il trasporto e quindi anche le emissioni di carbonio nell’ambiente.
Il meccanismo di morphing attuato dai ricercatori è descritto in dettaglio in un nuovo studio pubblicato su Science Advances.[2]

Il segreto sta tutto nel fatto che le suddette scanalature, impresse nella pasta inizialmente piatta, possono aumentare o diminuire il tempo necessario affinché l’acqua bollente cuocia quella determinata zona della pasta. Pianificando in maniera molto attenta e precisa la disposizione e la grandezza di queste scanalature è possibile alla fine controllare la forma che assume il pezzo di pasta una volta cotto.
Come spiega Teng Zhang, un professore della Syracuse University che sta partecipando al progetto, i lati delle scanalature tendono ad espandersi di meno dal lato liscio e ciò porta ad una trasformazione della forma del pezzo di pasta.

Si tratta di una tecnica che potrebbe essere utilizzata non solo con la pasta. I ricercatori hanno già fatto alcuni esperimenti e hanno mostrato che la stessa tecnica può essere usata, per esempio, anche con fogli di silicio. Potenzialmente la tecnica potrebbe essere usata appropriatamente anche nel settore della robotica morbida e dei dispositivi biomedici, come spiega Wen Wang, altro ricercatore impegnato nel progetto.[1]

Note e approfondimenti

  1. CMU Lab Leads Development of Pasta That Morphs Into Shape When Cooked | Human-Computer Interaction Institute (IA)
  2. Morphing pasta and beyond | Science Advances (IA) (DOI: 10.1126/sciadv.abf4098)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo