Tramite una telecamera ad alta velocità con visore notturno, i ricercatori Rulon Clark e Grace Freymiller della San Diego State University hanno catturato una scena davvero interessante nel deserto di Sonora, intorno a Yuma, Arizona.
Con una manovra che si può definire acrobatica un ratto canguro del deserto (Dipodomys deserti) si libera dalla presa nel momento in cui viene attaccato da un serpente a sonagli (Crotalus cerastes).
Il ratto canguro del deserto è solito sviare e scoraggiare i predatori con un comportamento particolare: con il loro udito sensibile riescono a sentire il predatore prima che quest’ultimo riesca a toccarlo. A quel punto battono i piedi per terra ed eseguono una sorta di tamburellio che nella maggior parte dei casi spaventa il predatore e lo fa allontanare.
Tuttavia questo metodo non funziona sempre e questo video ne è la prova.
Nel filmato il serpente riesce ad afferrare il topo ma quest’ultimo ricorre alla sua seconda arma principale: un calcio volante con le zampe posteriori con avvitamento carpiato a mezz’aria in fase di atterraggio. Il serpente probabilmente non ha fatto in tempo a introdurre la sua dose mortale di veleno nel corpo del roditore in quanto quest’ultimo è poi riuscito a scappare via.
La reazione del topo è avvenuta in un tempo brevissimo: 38 millisecondi dopo l’inizio del gesto relativo al morso da parte del serpente.
I ricercatori hanno ripreso la stessa metodologia di difesa da parte del topo anche in altre occasioni, sempre durante le ore notturne.
Fonti e approfondimenti
- Determinants of predation success: How to survive an attack from a rattlesnake – Whitford – – Functional Ecology – Wiley Online Library (IA) (DOI: 10.1111/1365-2435.13318)
- Escape dynamics of free-ranging desert kangaroo rats (Rodentia: Heteromyidae) evading rattlesnake strikes | Biological Journal of the Linnean Society | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1093/biolinnean/blz027)
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