Vi siete mai chiesti perché i mezzi di informazione, siano essi rappresentati da un telegiornale o da un sito Web, tendono a raccogliere e a dare risalto maggiormente alle notizie negative?
La ragione è da spiegare nella psicologia umana e nell’evoluzione di quest’ultima, secondo uno studio apparso su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Questo studio cerca di dare una risposta al perché le persone in media tendono a porre più attenzione sulle notizie negative rispetto a quelle positive.
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 1156 persone provenienti da 17 paesi di tutti i continenti e sono giunti alla conclusione che esiste un vero e proprio pregiudizio degli esseri umani per quanto riguarda il contesto dell’informazione.
Qualche esperto ha affibbiato la responsabilità, in relazione alla esposizione marcata delle notizie negative, agli stessi produttori delle notizie tanto che qualcuno parlava di un “male per la democrazia”.
In realtà, come specifica Stuart Soroka, uno scienziato dell’Università del Michigan ad Ann Arbor nonché autore principale dello studio, l’aspetto delle notizie dipende strettamente dalla risposta del pubblico e non tanto dalle scelte dei giornalisti.
Gli stessi ricercatori parlano anche di ragioni evolutive dietro a questo “pregiudizio della negatività”. In effetti, come gli stessi ricercatori fanno notare, è molto più rischioso ignorare le informazioni negative che ignorare quelle positive.
Può essere per esempio molto rischioso ignorare l’arrivo di una tempesta piuttosto che ignorare che un cane ha salvato un bambino su un albero.
È, dunque, anche una strategia di sopravvivenza che evidentemente nel nostro passato evolutivo si è rivelata molto efficace.
Approfondimenti
- Cross-national evidence of a negativity bias in psychophysiological reactions to news | PNAS (IA) (DOI: 10.1073/pnas.1908369116)