Giove e Saturno sono due pianeti giganti gassosi abbastanza simili ma con una differenza palese: gli anelli. Un ricercatore dell’Università della California a Riverside (UCR) ha realizzato un nuovo studio in cui spiega che il motivo dell’assenza di veri anelli intorno a Giove è da spiegare con la presenza delle sue numerose lune.
Giove ha anelli?
Giove ha degli anelli ma sono molto deboli, neanche osservabili con gli strumenti tradizionali. Quelli di Saturno possono essere osservati anche con un telescopio amatoriale, finanche con una fotocamera se lo zoom è abbastanza potente. In realtà non sapevamo neanche della presenza di anelli intorno a Giove fino a quando la sonda Voyager non si è avvicinata materialmente al pianeta negli anni 70 del secolo scorso.
Le simulazioni al computer
Secondo Kane se Giove fosse dotato di veri anelli probabilmente sarebbero molto più grandi e luminosi di quelli di Saturno, dunque molto più spettacolari. Insieme al suo studente Zhexing Li, ricercatore ha usato i computer per realizzare simulazioni dinamiche delle orbite di quattro delle lune principali di Giove oltre a quella dello stesso pianeta. I ricercatori hanno scoperto che sono proprio le lune a distruggere, in maniera anche abbastanza rapida, tutti gli anelli che, nelle simulazioni, tentavano di formarsi.
Lune impediscono formazione di anelli
Le stesse simulazioni suggeriscono, spiega lo scienziato, che il discorso vale anche per il passato del pianeta: è improbabile che siano esistiti anelli in passato intorno a Giove e che poi siano scomparsi.
Secondo Kane potrebbe essere una caratteristica di tutti i giganti gassosi con lune relativamente grandi (ed è proprio il caso di Giove): questi corpi che orbitano intorno a loro impediscono la formazione e la presenza di anelli.
Gli anelli di Urano
Ora lo scienziato vuole usare lo stesso metodo per analizzare gli anelli di Urano. Gli anelli di Urano non sono grandi come quelli di Saturno ma sono comunque più massicci di quelli di Giove. Secondo alcune teorie Urano si sarebbe “ribaltato”, almeno in parte, su un lato a seguito di un grosso impatto avvenuto nel suo passato. I suoi anelli potrebbero essere il risultato proprio di questo impatto.
In effetti, spiegano i ricercatori, gli anelli nella maggior parte dei casi sono una delle principali tracce di un impatto: “Per noi astronomi sono gli schizzi di sangue sui muri di una scena del crimine. Quando osserviamo gli anelli dei pianeti giganti, è la prova che qualcosa di catastrofico ha messo lì quel materiale”, spiega Kane.