
L’uro (Bos primigenius) era un grande bovino che abitava le zone del Nord Africa, dell’Asia e dell’Europa, considerato un parente del moderno bisonte europeo.
L’ultimo esemplare conosciuto è morto in Polonia nel 1627. Si crede che questo animale sia stato addomesticato durante il primo olocene in due occasioni distinte: una che ha visto l’addomesticamento di una sottospecie indiana (Bos primigenius Namadicus) e un’altra collegata ad una sottospecie euroasiatica (Bos primigenius primigenius).
A queste due sottospecie si aggiunge anche un’altra, gli uri nordafricani (Bos primigenius Africanus), probabilmente estintisi prima del medioevo come quella indiana.
Un gruppo di ricercatori, in un nuovo studio pubblicato su Global Change Biology, crede di aver individuato le cause della sua estinzione, considerata una sorta di enigma in quanto non è mai stata data una chiara spiegazione sul perché gli uri si siano estinti mentre altri bovini simili, come bisonti e le alci europea, siano sopravvissuti.
I ricercatori hanno analizzato il collagene osseo di 295 fossili di uri, bisonti europei (Bison bonasus) ed alci (Alces alces) provenienti da 14 paesi europei ed hanno scoperto che tutte e tre le specie nel passato sono state costrette a modificare la propria dieta a causa degli enormi cambiamenti ambientali in parte provocati anche dall’uomo.
Secondo i ricercatori, il bisonte europeo e l’alce si sono mostrati più flessibili in tal senso e sono riusciti a modificare in parte le loro abitudini alimentari.
Gli uri, invece, erano caratterizzati da una dieta più specializzata e “problematica” e non hanno saputo far fronte a questi cambiamenti andando incontro all’estinzione.
In sostanza, secondo Hervé Bocherens, ricercatore del Center for Human Evolution and Palaeoenvironment dell’Università di Tubinga, uno degli autori dello studio, gli uri non sono stati in grado di trovare quantità sufficienti di cibo nelle foreste che avevano soppiantato gli ampi spazi delle steppe.
Sono diminuiti sempre di più fino poi ad estinguersi all’inizio del XVII secolo.