Ecco perché i gatti giocano con le prede senza mangiarle

Credito: Maxwell Hamilton, flickr, Creative Commons — Attribution 2.0 Generic — CC BY 2.0

Le cause relative ad un caratteristico comportamento dei gatti, quello che li vede giocare letteralmente con le proprie prede, vengono affrontate in un nuovo articolo di Live Science il quale spiega che le risposte probabilmente vanno cercate proprio nei tratti evolutivi acquisiti prima dell’addomesticamento da parte degli esseri umani.

Gatti conservano molti istinti

I gatti, nonostante siano stati addomesticati da parte dell’uomo da migliaia di anni, conservano molti degli istinti felini che avevano in precedenza. I gatti selvatici per milioni di anni hanno cacciato piccole prede, a volte inafferrabili, per diverse ore al giorno. Proprio per questo i gatti cercano di catturare le prede anche quando non hanno fame, come spiega Martina Cecchetti, una scienziata dell’Università di Exeter che ha studiato il comportamento dei gatti.

“Gioco” nei confronti di una piccola preda

Molti dei comportamenti che noi interpretiamo come “gioco” nei confronti di una piccola preda sono riflessi di comportamenti che esistevano già prima dell’addomesticamento, come l’inseguimento, il balzare sulla preda o il “rastrellare” sul loro corpo con gli artigli. Ancora oggi i gatti selvatici utilizzano queste tattiche per far sì che le prede si “stanchino” e si dimenino di meno prima del pasto. Pasto che poi, per quanto riguarda i gatti addomesticati, alla fine non avviene neanche per mancanza di reale appetito. Questa forte eredità evolutiva è uno dei motivi che, tra l’altro, permette ai gatti addomesticati odierni di poter sopravvivere senza troppe difficoltà in natura, differentemente dai cani.

Abitudine alla caccia da parte dei gatti

Tra l’altro l’abitudine alla caccia da parte dei gatti è un problema riconosciuto: molto spesso i gatti vagano all’esterno delle abitazioni, a volte anche spingendosi fino ad una certa distanza, e, proprio a causa di questi forti istinti, tendono a cacciare qualsiasi possibile preda. Secondo uno studio apparso su Nature Communications[1] nel 2013, i gatti uccidono più di 1,3 miliardi di uccelli e più di 6,3 miliardi di altri piccoli mammiferi ogni anno solo negli Stati Uniti. I protagonisti sono soprattutto i gatti più “liberi”, come quelli che si trovano nelle fattorie, o quelli selvatici.

Note e approfondimenti

  1. The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States | Nature Communications (DOI: 10.1038/ncomms2380)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo