Ecco perché i tirannosauri avevano zampe anteriori così ridicolmente corte

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Perché le zampe anteriori del Tyrannosaurus Rex erano così corte? Varie ipotesi sono state fatte ma la realtà, come spiega un nuovo comunicato dell’Università della California Berkeley, è che nessuno lo sa per certo. Secondo il paleontologo Kevin Padian, professore di biologia integrativa a Berkeley che ha realizzato un nuovo studio pubblicato su Acta Palaeontologica Polonica, la domanda giusta da porsi è: qual era il vantaggio di due zampe anteriori più corte per questo animale? Nello studio il paleontologo propone una nuova ipotesi.

Zampe anteriori corte del Tyrannosaurus Rex: le ipotesi

In effetti un Tyrannosaurus Rex, come calcola lo stesso ricercatore, lungo 13 metri poteva avere delle zampe anteriori lunghe meno di un metro. È come se un essere umano dell’altezza di 180 centri medi avesse due braccia lunghe solo 13 cm.
Tra le ipotesi fatte in passato riguardo a questo aspetto inusuale del loro corpo ci sono ragioni di accoppiamento e di corteggiamento o di segnali sociali. Alcuni hanno proposto che zampe anteriori più corte permettevano a questi dinosauri di alzarsi meglio da terra, altri ancora sottolineavano che potevano permettere di trattenere meglio la preda. Altri paleontologi hanno proposto che queste braccia così corte praticamente, con il passare del tempo, non abbiano avuto più una funzione e quindi divennero sostanzialmente inutili.

Frenesia durante i pasti: un pericolo per le zampe anteriori

Secondo Padian le zampe anteriori del Tyrannosaurus Rex si sono rimpicciolite per prevenire i danni, procurati da altri tirannosauri, quando lo stesso animale era intento a cibarsi di resti degli animali cacciati. Nella frenesia con la quale questi animali staccavano le carni per cibarsene, con le loro massicce teste e soprattutto con la loro dentatura molto potente rischiavano di addentare una delle zampe anteriori di altri esemplari vicini, cosa che poteva procurare danni poi irreparabili.
Con la loro forza e con la loro potente dentatura, infatti, i Tyrannosaurus Rex potevano facilmente frantumare le ossa e ciò poteva avvenire soprattutto quando questi animali mangiavano in gruppo.

Riduzione degli arti inferiori: un vantaggio

Quando un gruppo di Tyrannosaurus Rex convergeva su una carcassa e gli animali cominciavano a strappare le carni e a frantumare le ossa per cibarsene, infatti, il pericolo di avere un “mostro” affamato e noncurante della tua salute proprio di fianco era piuttosto reale: “E se il tuo amico lì pensa che ti stai avvicinando un po’ troppo? Potrebbe metterti in guardia tagliandoti il braccio”, spiega Padian.
La riduzione degli arti inferiori, dunque, da questo punto di vista rappresentava un vantaggio anche perché non usavano molto per quella che era la loro attività principale: la predazione.

Accorciamento delle zampe anteriori colpì tutti i tirannosauridi

Anche solo una ferita poteva provocare gravi infezioni o una grave emorragia e dunque, anche sul breve termine, la morte. Questa, secondo i ricercatori, dovrebbe essere la ragione principale per la quale i tirannosauridi hanno visto le loro zampe accorciarsi sempre di più con il passare del tempo. Questo sbocco evolutivo avrebbe colpito i Tyrannosaurus Rex alla fine del cretaceo praticamente in tutti i luoghi del mondo in cui vivevano, dal Nord America fino all’Europa e all’Asia.
Tutte le altre ipotesi relative alle “braccia corte” dei tirannosauri, secondo i ricercatori, sostanzialmente non spiegano queste inusuali dimensioni ridotte.

Note e approfondimenti

  1. Why tyrannosaurid forelimbs were so short: An integrative hypothesis – Acta Palaeontologica Polonica (DOI: 10.4202/app.00921.2021)
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