Einstein aveva ragione, scoperta zona di “caduta” nei buchi neri

Un team internazionale guidato da ricercatori dell’Università di fisica di Oxford ha confermato la previsione di Einstein sui buchi neri.

Risultati

Analizzando i dati dei raggi X, hanno fornito la prima prova osservativa di una “regione di immersione” attorno ai buchi neri dove la materia cessa di orbitare e cade verso l’interno. Lo studio, pubblicato negli Monthly Notice of the Royal Astronomical Society, [1], mostra che quest’area sperimenta alcune delle forze gravitazionali più intense della galassia.

Dettagli dello studio

La ricerca si è concentrata sui buchi neri più piccoli vicino alla Terra, utilizzando i dati dei telescopi NuSTAR e NICER della NASA. Questa regione, precedentemente teorica, è ora confermata grazie a questa analisi. Il dottor Andrew Mummery, che ha condotto lo studio, spiega che questa scoperta apre nuove strade per comprendere meglio i campi gravitazionali attorno ai buchi neri.

Prospettive future

Mentre questo studio esamina i buchi neri vicini, un team parallelo cerca di catturare video di buchi neri più grandi e più distanti. Supportata da ingenti finanziamenti, questa iniziativa europea prevede la costruzione dell’Africa Millimeter Telescope. Questo sviluppo potrebbe rivoluzionare la nostra capacità di osservare e filmare i buchi neri, offrendo spunti sulla loro immensa energia e sulle dinamiche rotazionali.

FAQ

Che cos’è una “plunging region”?

È una regione attorno ai buchi neri dove la materia smette di orbitare e cade verso l’interno.

Quali telescopi sono stati utilizzati nello studio?

Sono stati utilizzati i telescopi NuSTAR e NICER della NASA.

Cosa ha provato lo studio riguardo ai buchi neri?

Lo studio ha fornito la prima prova osservazionale dell’esistenza di una “plunging region”.

Quali forze gravitazionali sono state osservate?

Sono state osservate alcune delle forze gravitazionali più forti nella galassia.

Qual è la distanza del sistema studiato?

Il sistema si trova a circa diecimila anni luce di distanza.

Cosa si spera di ottenere con il nuovo telescopio?

Si spera di osservare e filmare per la prima volta grandi buchi neri al centro della nostra galassia.

Chi ha condotto lo studio?

Lo studio è stato condotto da un team internazionale guidato dai ricercatori della Oxford University Physics.

Quali sono le future applicazioni di questa scoperta?

La scoperta potrebbe permettere di comprendere meglio le forze gravitazionali attorno ai buchi neri e di sviluppare nuove tecniche di osservazione.

Approfondimenti

  1. Continuum emission from within the plunging region of black hole discs | Monthly Notices of the Royal Astronomical Society | Oxford Academic
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