
Un potenziale collegamento tra l’emicrania con aura e alcuni fattori di coaguli del sangue è stato scoperto da un team di ricercatori della Divisione di Medicina Preventiva del Brigham and Women’s Hospital come riporta un comunicato dello stesso istituto.[1]
L’emicrania con aura è un sottotipo di emicrania attualmente ancora non ben compreso a livello scientifico. Chi ne soffre spesso può avere difetti del sistema visivo quali improvvise luci lampeggianti, punti ciechi nel campo visivo o linee frastagliate. Inoltre, secondo il comunicato, le persone che soffrono di emicrania con aura mostrano un rischio maggiore di ictus e di patologie cardiovascolari, un collegamento che, anche questo, non è ancora ben capito.[1]
“Trovare una possibile causa per l’emicrania con aura è stata una questione in sospeso nel campo per molto tempo”, spiega Daniel Chasman, uno dei ricercatori che hanno realizzato lo studio.
Ora stabilire la potenziale causalità è abbastanza difficile. In sostanza ci si chiede: cosa avviene per primo, l’emicrania con aura o il fattore di coagulazione del sangue?
Per tentare di rispondere a questa domanda ricercatori hanno analizzato anche i dati, raccolti nel corso di decenni, relativi a persone che non soffrono di emicrania. [1]
I ricercatori hanno usato una tecnica di analisi genetica denominata randomizzazione mendeliana con la quale hanno approfondito 12 fattori di coagulazione del sangue. Hanno scoperto che quattro di essi potevano essere collegati ad una maggiore suscettibilità all’emicrania con aura. Questi collegamenti venivano trovati dai ricercatori sono nelle persone che soffrono di emicrania con aura e non nei soggetti che soffrono di emicrania senza aura. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Neurology.[2]
Nello specifico scoprivano che livelli più alti a livello genetico di tre fattori di coagulazione del sangue (fattore VIII della coagulazione, fattore di von Willebrand e fibrinopeptide A fosforilato) e livelli più bassi a livello genetico di una proteina che ha un ruolo nelle fasi conclusive del processo di coagulazione del sangue (fibrinogeno) potevano essere collegati ad una più alta suscettibilità all’emicrania con aura.[1]