
L’esercizio aerobico può rivelarsi utile per contrastare quei sintomi negativi che possono essere collegati all’emodialisi e che possono essere sperimentati dai pazienti con insufficienza renale secondo un comunicato pubblicato dalla Società Americana di Nefrologia.[1] il comunicato si rifà ad un nuovo studio apparso il 25 marzo su CJASN.
Tra i sintomi sperimentati dai pazienti con insufficienza renale ci sono l’affaticamento, i crampi muscolari e disturbi del sonno (una certa difficoltà dormire).
Si tratta di sintomi che possono influenzare, in qualche modo, anche la semplice vita quotidiana e l’emodialisi, in alcuni casi, non solo non migliora questi sintomi ma può addirittura peggiorarli.[1]
Il team di ricerca, guidato da Clara Bohm, ricercatrice dell’Università di Manitoba, ha analizzato 15 studi randomizzati, pubblicati in precedenza. Tutti questi studi si concentravano sull’esercizio aerobico e sull’effetto che poteva avere sui pazienti, in particolare sui sintomi correlati alla dialisi con una particolare concentrazione su sintomi quali la sindrome delle gambe senza riposo, i disturbi del sonno, l’ansia e la depressione, l’affaticamento e i crampi muscolari.
La ricercatrice insieme al suo team giungeva alla conclusione che l’esercizio aerobico può in effetti ridurre diversi dei sintomi correlati all’emodialisi. Tra questi ci sono proprio la sindrome delle gambe senza riposo, alcuni sintomi della depressione, l’affaticamento e i muscolari crampi muscolare. La ricercatrice dichiara di aver scoperto che anche solo 20-30 minuti di esercizio aerobico svolto due-tre volte a settimana può migliorare questi sintomi in quei pazienti che sono sottoposti ad emodialisi. Tuttavia la stessa ricercatrice ammette che ulteriori ricerche andranno fatte per capire l’effetto dell’esercizio fisico sui sintomi comuni di questi pazienti che questi studi dovranno avere soggetti presi in esame più “variegati”, ossia persone con caratteristiche diverse, ad esempio più donne o più anziani.