Energia solare catturata nello spazio? Europa ci sta pensando

Credito: Nesnad, Wikimedia Commons, Creative Commons — Attribution-ShareAlike 3.0 Unported — CC BY-SA 3.0

Per ora si tratta solo di un programma in fase concettuale ma l’Agenzia Spaziale Europea sta per richiedere ufficialmente i finanziamenti agli Stati membri dell’Unione Europea, come riferisce Space.com. Si tratta del programma Solaris che gli scienziati stanno mettendo a punto per capire il potenziale dell’acquisizione di energia solare direttamente nello spazio.
Tecnici e scienziati valuteranno i vantaggi di un’iniziativa del genere nonché la fattibilità, i rischi ma anche le opportunità a livello commerciale.

Lancio in orbita geostazionaria di grandi pannelli solari

Il progetto vede il lancio in orbita geostazionaria di grandi pannelli solari (ad un’altitudine di circa 36.000 km) che raccoglieranno la luce del Sole senza il grosso “fastidio” causato dall’atmosfera terrestre. Si tratterebbe di centrali solari spaziali che, dunque, raccoglierebbero l’energia del Sole in maniera molto più efficiente rispetto a qualunque pannello solare, anche ipertecnologico, che opera comunque sulla superficie terrestre.
Questi pannelli orbitanti raccoglierebbero un livello di energia continuo, abbondante e sicuro. La decisione finale, quella che poi permetterà l’elargizione di veri finanziamenti, dovrebbe essere presa entro il 2025.[1] Per ora sono stati proposti due studi sui costi e sui benefici della Space-Based Solar Power (SBSP).[2]

Transizione verso un mondo ad emissioni zero

Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, spiega comunque che ulteriori sviluppi a livello tecnologico e ulteriori finanziamenti sono necessari affinché il progetto abbia speranza di successo. La domanda per il finanziamento sarà presentata ufficialmente al Consiglio dei Ministri dell’agenzia spaziale europea nel mese di novembre anche se non sono state fatte dichiarazioni in relazione alle prime cifre ufficiali. Lo scopo è sempre quello: una transizione verso un mondo ad emissioni zero entro il 2050. Un progetto del genere, qualora avesse successo, rappresenterebbe sicuramente un game changer.

Energia solare acquisita nello spazio

Il tema dell’energia solare acquisita nello spazio non è nuovo. Già dagli anni 70 del secolo scorso numerose proposte sono state fatte dagli scienziati ma tutte si sono poi rivelate economicamente insostenibili. Una speranza risiede nella raccolta di materiali direttamente nello spazio oppure sulla Luna o dagli asteroidi. In questo modo non si dovrebbero effettuare ripetuti lanci con tonnellate di materiali dalla Terra dovendone contrastare ogni volta la forza gravitazionale. Proprio questi lanci rappresentano infatti il costo maggiore per un progetto del genere. Un’altra difficoltà richiede nello smistamento dell’energia accumulata dai pannelli verso la superficie terrestre e qui le difficoltà sono soprattutto di natura tecnica.

Note e approfondimenti

  1. ESA – SOLARIS
  2. ESA – Cost vs. benefits studies
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