Enorme iceberg grande 20 volte Manhattan si stacca da piattaforma antartica

La crepa che gli scienziati hanno denominato North Rift fotografata nel gennaio del 2021 (credito: British Antarctic Survey)

È gigantesca la piattaforma di ghiaccio appena staccatasi dall’Antartide e studiata dagli scienziati del British Antarctic Survey (BAS). Benché si aspettassero questa spaccatura, in “odore” già da diverse settimane, la rottura è apparsa drammatica in quanto fin dal novembre 2020, quando gli stessi scienziati si sono accorti delle prime crepe, la stessa spaccatura ha cominciato a diventare sempre più grande fino a provocare il distacco finale avvenuto proprio ieri mattina. Era, comunque, da almeno 10 anni gli scienziati temevano una rottura per quanto riguarda la piattaforma di ghiaccio Brunt dell’Antartide (Brunt Ice Shelf).

L’iceberg appena staccatosi ha un’estensione di 1270 km quadrati, più o meno 20 volte l’estensione di Manhattan, e vanta uno spessore medio di 150 metri. La spaccatura ha cominciato ad accelerare proprio a novembre dell’anno scorso quando venne a crearsi una nuova voragine che gli scienziati hanno denominato North Rift. Questa spaccatura cominciato a spingersi verso nord-est ad una velocità di 1 km al giorno fino a quando ieri è avvenuto il “crack” finale e si è venuto a creare l’immenso iceberg.

Gli scienziati ora credono che questo iceberg, lentamente, comincerà ad allontanarsi dall’area continentale. Si tratta, tuttavia, di una situazione dinamica, come avverte lo stesso Simon Garrod, direttore del British Antarctic Survey che promette, comunque, di tenere d’occhio questo enorme iceberg grazie ai satelliti e alle strumentazioni GPS ad alta precisione di cui lo stesso team dispone.
Il pericolo è che questo enorme iceberg possa provocare cambiamenti nel ghiaccio che circonda le postazioni del BAS nell’Antartide provocando pericoli al momento imprevedibili per tutto il personale e per la stazione di ricerca Halley VI.

Quest’ultima è una delle più importanti stazioni di ricerche dell’Antartide impegnata nell’osservazione metereologica in una zona alquanto sensibile al clima. Invece che allontanarsi, infatti, l’enorme piattaforma potrebbe indirizzarsi verso altre direzioni e potrebbe addirittura arenarsi nella stessa piattaforma di ghiaccio Brunt, dalla quale si è staccato.
Quest’ultima è un’enorme piattaforma di ghiaccio per il momento ancora in parte attaccata alla piattaforma continentale che attualmente continua però a scorrere verso ovest con una velocità di 2 km all’anno e che è solita “produrre” iceberg, sebbene non così grossi come quello nato ieri mattina.

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