Un potente tsunami ha colpito le coste della regione che oggi appartiene all’Oman circa 1000 anni fa secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Bonn, Jena, Friburgo e RWTH Aachen.
Secondo lo studio, pubblicato su Marine Geology, questo tsunami sarebbe stato caratterizzato da onde alte fino a 15 metri.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione analizzando il terreno e la geologia lungo 200 km relativi alla fascia costiera dell’Oman nordorientale. In quest’area hanno identificato in particolare 41 grandi massi che sembrano essere stati trasportati nell’entroterra dalla forza dell’acqua marina, come spiega, nel comunicato stampa, Gösta Hoffmann dell’Istituto di Geoscienze dell’Università di Bonn.
Gli stessi massi si sarebbero formati proprio nel momento dell’arrivo delle grandi onde quando queste ultime hanno frantumato alcune parti delle scogliere. Per il più grande dei massi analizzati dai ricercatori, pesante a circa 100 tonnellate, i ricercatori sono riusciti anche a determinare con relativa precisione il punto esatto in cui si è staccato.
A testimoniare il fatto che queste grosse pietre provengono dall’ambiente marino sono le tracce di cozze e ostriche che i ricercatori hanno identificato su di esse, forme di vita che naturalmente non possono nascere o sopravvivere sulla terraferma.
Proprio analizzando queste forme di vita, i ricercatori hanno scoperto il momento della loro morte e dunque il momento dell’arrivo della grande onda.
Oltre ad analizzare le tracce delle forme di vita presenti sulle pietre, i ricercatori hanno fatto delle analisi anche dei cristalli di quarzo presenti nella roccia, cristalli che possono essere considerati come una sorta di “orologio” in quanto forniscono precise informazioni riguardo l’ultima volta che sono stati esposti al sole. Anche in questo caso gli scienziati hanno potuto dedurre da quanto tempo le rocce fossero presenti sull’entroterra.
Queste diverse misurazioni hanno dato più o meno lo stesso risultato: circa 1000 anni fa deve essere avvenuto un grosso tsunami probabilmente causato dallo spostamento delle placche tettoniche arabe ed euroasiatiche nel Mar Arabico. Una delle due piastre deve essere scivolata sotto l’altra causando tensioni che si sono accumulate nel corso dei decenni e che poi hanno portato al maremoto.
Questo studio suggerisce che è molto importante istituire un adeguato sistema di allerta precoce per tsunami lungo questa costa, già notoriamente martoriata da eventi simili: un recente tsunami, sebbene non paragonabile a quello di 1000 anni fa, è avvenuto per esempio nel 2013 ed un altro, sensibilmente più grave, è avvenuto nel 1945, due fenomeni che comunque hanno visto onde non più alte di tre metri.
Approfondimenti
- Large Holocene tsunamis in the northern Arabian Sea – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.margeo.2019.106068)