
Sabato scorso è entrato in vigore un divieto in Francia che riguarda cinque pesticidi neonicotinoidi. Il divieto intende soprattutto salvaguardare le colonie di api del paese. Già all’inizio di quest’anno l’Unione Europea aveva confermato un mezzo divieto per quanto riguarda tre dei cinque tipi di pesticidi neonicotinoidi da utilizzare per i campi coltivati: clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam.
Si parla di “mezzo divieto” in quanto tali sostanze chimiche possono essere ancora utilizzate nelle serre. Tuttavia il divieto ora in vigore in Francia è più stringente in quanto riguarda il divieto di utilizzo dei cinque succitati pesticidi in ogni tipologia di coltura, dunque anche quella nelle serre.
Secondo gli scienziati, il collasso delle colonie di api è causato da molteplici fattori ma, seguito anche di recenti ricerche, uno di questi, probabilmente uno dei più gravi, è da ricondurre proprio all’utilizzo dei pesticidi.
Questi agirebbero sui cervelli degli insetti un po’ come fa la nicotina sul cervello dei mammiferi.
Secondo altre ricerche, i pesticidi neonicotinoidi possono condurre a disturbi del senso della navigazione, una delle caratteristiche principali per quanto riguarda l’abilità locomotoria delle api.
Questi pesticidi, sintetizzati in laboratorio, furono introdotti a metà degli anni 90. Sono pericolosi non solo per le api ma per molti insetti volanti che impollinano piante e fiori.