
Un nuovo telescopio a Tenerife, in Spagna, sta per entrare in funzione nel contesto della rete di telescopi robotici denominata SPECULOOS Northern Observatory (SNO).
È il primo telescopio terreste della rete SNO e dovrebbe dunque permettere l’osservazione anche dall’emisfero settentrionale così come gli altri quattro telescopi del progetto SPECULOOS.
Il progetto SPECULOOS (Search for habitable Planets EClipsing ULtra-cOOl Stars) permette una migliore ricerca da terra di pianeti extrasolari eventualmente abitabili.
L’intero progetto è attualmente guidato da Michael Gillon, dell’Università di Liegi, Belgio, in collaborazione con il MIT statunitense e diverse altre istituzioni e sostenitori.
Gli altri telescopi del progetto SPECULOOS, denominati Io, Europa, Ganimede e Callisto in onore delle lune di Giove, erano già attivi e sono operativi nell’osservatorio del Paraná, Cile.
L’obiettivo è cercare soprattutto quei pianeti extrasolari che orbitano intorno a stelle molto deboli ma vicine facenti parte della categoria delle nane ultra-fredde.
Proprio il telescopio Artemis consentirà di espandere la ricerca nei cieli anche nell’emisfero settentrionale.
Perlopiù si tratterà di osservazioni robotiche controllate da un programma computerizzato denominato ACP Expert.
Il progetto segue agli ottimi risultati raggiunti dal piccolo telescopio terrestre robotico denominato TRAPPIST (TRAnsiting Planets e PlanetesImals Small Telescope), situato a La Silla, in Cile, che tra l’altro ha permesso la scoperta del noto sistema di TRAPPIST-1.
Tecnici ed astronomi hanno deciso di puntare su questa modalità di osservazione “robotica” costruendo una rete di ulteriori telescopi da situare sia nell’emisfero meridionale che in quello settentrionale.
Rispetto al TRAPPIST, i nuovi telescopi del progetto SPECULOOS permetteranno di scansionare una porzione di cielo più grande.
In particolare saranno poste sotto osservazione circa 800 delle più vicine stelle nane ultra fredde visibili dal cielo settentrionale onde trovare pianeti di dimensioni terrestri caratterizzati da un clima temperato.
Questi pianeti poi potranno essere analizzati ed osservati con maggior approfondimento dai telescopi spaziali, in primis dal James Webb che dovrebbe essere presto lanciato.
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