Mentre in Europa, così come molte altre parti del mondo, stiamo combattendo il virus SARS-CoV-2, in Nigeria un’epidemia di febbre gialla ha già provocato la morte di 172 persone secondo quanto riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Vari focolai di febbre gialla dal 2017 in Nigeria
È dal 2017 che la Nigeria sta combattendo contro focolai di varie dimensioni relative a questa malattia e quest’ultimo, iniziato solo il 24 novembre secondo gli esperti, sarebbe uno dei più gravi. Questa epidemia di febbre gialla si è ormai diffusa in cinque stati nigeriani e i casi di morte accertata sono 172 su 530 casi sospetti.
I morti, dunque, potrebbero essere anche di più e ulteriori risultati dovrebbero arrivare dai laboratori che stanno effettuando i test.
Il problema è che c’è di mezzo la COVID-19
Il problema è che il governo così come tutte le autorità nigeriane si stanno concentrando in questi giorni e in queste settimane per combattere l’epidemia di COVID-19 e dunque le risorse umane, così come quelle economiche, sono limitate. Ciò, probabilmente, è stato uno dei fattori che sta portando all’enorme diffusione dell’epidemia di febbre gialla in corso.
Vaccino per febbre gialla esiste ma sembra non bastare
Intanto già 16 stati dei 36 totali della Nigeria hanno già completato la fase di vaccinazione per la febbre gialla ma la percentuale di persone immunizzate contro questa malattia resta alquanto bassa in tutta la nazione nonostante il vaccino sia efficacissimo e relativamente economico. Tra l’altro il vaccino stesso è l’unica arma di contrasto che attualmente abbiamo conto questa malattia in quanto non esistono trattamenti o farmaci specifici.
Che cos’è la febbre gialla
La febbre gialla, denominata anche febbre della giungla, è una patologia infettiva che viene causata dal virus della febbre gialla, un virus a RNA che fa parte della famiglia dei flavivirus. Il virus viene perlopiù trasmesso tramite le punture delle zanzare e la malattia è diffusa soprattutto nelle aree tropicali del mondo, ma in particolare in quelle del Sudamerica e dell’Africa.
La malattia dovrebbe essersi originata proprio in Africa e diffusasi perlopiù tra gli schiavi e in conseguenza del traffico di questi ultimi che iniziò dal XVI secolo. Fino al XIX secolo, la febbre gialla è stata considerata come una delle malattie più insidiose e pericolose.
Sintomi della febbre gialla
Tra i sintomi ci sono la nausea, la febbre e il dolore ma nella maggior parte dei casi questi sintomi scompaiono dopo pochissimi giorni. Se la malattia invece si aggrava essa può arrecare danni al fegato, itterizia (ingiallimento della pelle) e danni alla coagulazione del sangue, cosa che aumenta sanguinamenti ed emorragie. L’OMS stima che ogni anno muoiono 30.000 persone per questa malattia e il 90% di esse nel continente africano.