Epidemia di fungo nero in India, ricercatori scoprono come si propaga: è lo sterco di vacca

Credito: sarangib, Pixabay, ID: 272827

Un team di ricercatori pensa di aver scoperto come si è diffusa l’epidemia del cosiddetto “fungo nero” in India, un’epidemia di mucormicosi che ha provocato la morte di migliaia di persone, in particolare quelli già trattati per COVID-19, fin dalla prima metà del 2021.

A fare da vettore sono stati gli escrementi di vacca

Pubblicato su mBio (rivista dell’American Society for Microbiology), lo studio spiega che a fare da vettore sono stati gli escrementi di vacca. Questi escrementi, molto ricchi di funghi mucorali (Mucorales), vengono infatti spesso usati in rituali e pratiche di varia natura diffuse in India. Queste pratiche hanno visto un’ampia diffusione in particolare durante la pandemia di COVID-19 e devono aver giocato un ruolo importante per la pandemia di mucormicosi collegata, come spiegano i ricercatori.

La mucormicosi

La mucormicosi, spiega il comunicato di SciDev.Net, è un’infezione causata dai funghi dell’ordine Mucorales. È caratterizzata da un tasso di mortalità molto alto che può superare anche il 50%.[1] L’epidemia di mucormicosi è scoppiata in India nel maggio del 2021 nel corso di quella che era già una seconda ondata di COVID-19 abbastanza devastante. Furono registrati più di 50.000 casi di mucormicosi (dati di novembre del 2021).

Sterco di vacca incendiato e usato come biomassa

Come spiega il comunicato, i funghi Mucorales sono coprofili: prosperano nello sterco, in particolare negli escrementi degli erbivori. Considerando che in India esiste la popolazione più grande di bovini al mondo e considerando le suddette pratiche, il collegamento è presto fatto.
Nel corso di queste pratiche si incendia lo sterco di vacche, spesso per usare gli escrementi come biomassa. Le spore dei funghi Mucorales tendono dunque a diffondersi nell’ambiente tramite il fumo.

Spore del fungo possono viaggiare per lunghe distanze

Secondo Jessy Skaria, una delle autrici dello studio, i risultati raggiunti suggeriscono che le spore di questo tipo di fungo possono viaggiare anche per distanze abbastanza lunghe propagandosi proprio grazie al fumo degli incendi della biomassa.
Lo sterco di vacca, come spiega il comunicato, viene utilizzato comunque anche per diversi altri rituali tra cui l’applicazione sul corpo e la combustione e poi l’inalazione di fumi dello sterco, una pratica, quest’ultima, usata come forma di purificazione nel corso di varie festività o nel corso delle cremazioni.[1]

Tasso di mucormicosi nel Kerala più basso

A rafforzare l’ipotesi dei ricercatori c’è anche il fatto che il tasso della mucormicosi nello stato del Kerala è risultato molto più bassa rispetto a quello degli altri stati. Nel Kerala, infatti, non ci sono divieti di macellazione delle mucche e non ci sono particolari tabù per quanto riguarda il consumo di carne bovina. In questo stato, soprattutto, lo sterco di vacca viene usato molto poco come biomassa.[1]

Note e approfondimenti

  1. Cow dung fires linked to black fungus epidemic in India – Asia & Pacific
  2. Are Unique Regional Factors the Missing Link in India’s COVID-19-Associated Mucormycosis Crisis? | mBio (DOI: 10.1128/mbio.00473-22)
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