
La chirurgia per i pazienti con epilessia del lobo temporale mesiale (mesial temporal lobe epilepsy, mTLE), una forma di epilessia focale, può migliorare la salute generale del cervello secondo uno studio condotto su Neurology e realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Liverpool. Come dichiara Christophe de Bezenac, l’autore corrispondente dello studio, sono diversi i medici che sono ancora esitanti nel consigliare ai pazienti con questa patologia di ricorrere alla chirurgia: “Qui forniamo prove di imaging per suggerire che potrebbe migliorare la salute generale del cervello”.[1]
“I nostri risultati suggeriscono che mentre alterazioni morfologiche del cervello legate all’invecchiamento accelerato sono state osservate nell’epilessia del lobo temporale mesiale (mTLE), la chirurgia può essere associata a cambiamenti che invertono tali alterazioni in alcuni pazienti. Questo lavoro mette in evidenza i vantaggi della chirurgia resettiva sulla salute generale del cervello nei pazienti con epilessia focale refrattaria”, riferiscono i ricercatori nell’abstract dello studio.[2]
“Si ritiene che l’analisi MRI della differenza di età prevista dal cervello e di quella cronologica (BrainAGE) fornisca un indicatore surrogato della salute generale del cervello. Abbiamo dimostrato che la BrainAGE è maggiore nei pazienti con TLE refrattario di almeno sette anni rispetto ai controlli sani e che questa differenza è ridotta dopo l’intervento chirurgico per l’epilessia. I nostri risultati sono in linea con altri lavori che suggeriscono che un intervento chirurgico precedente può avvantaggiare i pazienti con TLE refrattario”, spiega ancora il ricercatore.
Lo studio è stato condotto nel contesto di un progetto denominato The Liverpool BRAIN (Brain Research Advanced Imaging Network). Si tratta di un progetto di neuroimaging per l’analisi di avanzate e cliniche di risonanza magnetica per comprendere i danni cerebrali di disturbi neurologici.[1]