Era tutto vero, uomo è davvero pronipote di Toro seduto: le analisi del DNA

Era tutto vero. L’uomo che dichiarava di essere il pronipote di Toro Seduto, un leggendario capo della tribù dei Sioux, un gruppo di nativi nordamericani, ne è effettivamente un discendente prossimo. La conferma è arrivata a seguito delle analisi del DNA effettuate da un team di scienziati con a capo il professore Eske Willerslev, membro dell’Università di Cambridge e del Lundbeck Foundation GeoGenetics Centre. È stato pubblicato anche uno studio che in descrive in dettaglio il metodo usato dai ricercatori e il rilevamento su Science Advances.[1]

Tecnica del DNA autosomico

I ricercatori hanno usato la tecnica del “DNA autosomico”, una tecnica che permette di verificare una corrispondenza genetica inerente sia un antenato da parte materna sia uno da parte paterna. Ereditiamo, infatti, metà del DNA autosomico all’interno dei nostri corpi da nostro padre e l’altra metà da nostra madre.
I ricercatori hanno confrontato il DNA di Ernie Lapointe (nato nel 1948), l’uomo che dichiarava di essere un pronipote di Toro Seduto con il DNA prelevato dal cuoio capelluto di Toro Seduto (1831-1890).

Per estrarre DNA dai capelli di Toro seduto ci sono voluti 14 anni

Solo per estrarre il DNA dai capelli di Toro seduto, piccole ciocche di 5-6 cm di lunghezza, i ricercatori hanno dovuto sudare 14 anni per trovare un metodo. I capelli, infatti, risultavano molto degradati ed erano stati conservati nello Smithsonian Museum di Washington a temperatura ambiente.
Come spiega Willerslev, l’analisi ha di fatto identificato una quantità sufficiente di DNA autosomico nel corso del raffronto, un abbinamento che mostra senza dubbio che Lapointe è effettivamente un nipote del noto capotribù.

Nuova tecnica aprirà nuova strada nell’analisi del DNA?

La tecnica utilizzata dai ricercatori potrebbe ora rivelarsi utile in tantissimi casi, soprattutto quando i dati genetici, come in questo caso, risultano molto limitati. Lo stesso studio, che ha avuto esito positivo in termini di abbinamento, potrebbe aprire la strada a nuove tipologie di test del DNA per capire la parentela di persone viventi con altri personaggi o figure storiche già morte da molto tempo. La stessa tecnica potrebbe essere utilizzata anche in quei casi in cui si è sempre creduto che il DNA di personaggi vissuti decenni o anche secoli fa fosse troppo degradato per rivelarsi utile onde fare un’analisi.

Si potranno effettuare indagini simili su molti personaggi storici

Come spiega Willerslev, almeno in linea di principio con questo metodo si possono effettuare indagini su chiunque, dai fuorilegge del vecchio West fino ai zar russi, a patto che ci sia almeno una piccola traccia di DNA. Quest’ultimo, in gran parte dei casi, può essere estratto dalle ossa, dai denti o dai capelli, tutti elementi corporei che tendono a conservarsi relativamente bene anche dopo secoli.

Note e approfondimenti

  1. Identifying a living great-grandson of the Lakota Sioux leader Tatanka Iyotake (Sitting Bull) (IA) (DOI: 10.1126/sciadv.abh2013)
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