Erba medica coltivabile su Marte: ecco a cosa potrebbe servire

Credito: DALL-E di OpenAI (immagine generata da intelligenza artificiale)

Sul suolo marziano potrebbe essere coltivata erba medica, una cosa che potrebbe rappresentare un vantaggio, anche se indirette, importante per eventuali missioni umane sul pianeta o comunque per periodi di permanenza relativamente lunghi. Lo rileva un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE

Suolo marziano inospitale per le piante

Si crede che il problema relativo ad una possibile agricoltura marziana sia il suolo. Fatto da un materiale molto polveroso, il suolo marziano è sostanzialmente privo di composti organici. Si tratta, in poche parole, di un ambiente del tutto inospitale per le piante così come le conosciamo. Tra le caratteristiche negative del suolo marziano c’è anche il fatto che manca di una “microflora”: non esistono tutti quei microrganismi, in particolare batteri, che qui sulla Terra permettono molte funzioni delle piante e la loro crescita.

Erba medica

È quindi molto importante, spiegano i ricercatori nell’abstract dello studio, sviluppare delle strategie per migliorare la quantità di nutrienti nel suolo del pianeta e per dissalare l’acqua in esso presente prima di procedere ai tentativi di coltivazione. A tal proposito i ricercatori credono che la pianta Medicago sativa, detta anche “erba medica”, una pianta perenne delle Fabaceae usata soprattutto come coltura foraggera, sia una di quelle piante che potrebbero prestarsi bene a crescere sul “difficile” suolo marziano.

Un substrato su cui far crescere piante utili

Il suolo di Marte non è un vero “terreno”, come quello che esiste sulla Terra. Si tratta, più che altro, di polvere denominata “regolite”. Il vantaggio dell’erba medica risiede nel fatto che potrebbe svilupparsi proprio su questo tipo di suolo. Una volta cresciuta e morta la pianta si decomporrebbe e fungerebbe da fertilizzante, una sorta di substrato su cui poi sarebbe possibile coltivare piante più utili come quelle di verdure di cui ci alimentiamo qui sulla Terra. Si tratta di un concetto simile a quello della rotazione delle colture: in momenti diversi dovrebbero essere seminate colture diverse e alcune di esse possono essere seminate proprio per arricchire il suolo con i nutrienti.

Esperimenti

I ricercatori hanno fatto diversi esperimenti con diversi tipi di piante coltivate sul basalto, una roccia vulcanica che praticamente non contiene nutrienti e che hanno usato per simulare l’ambiente marziano. Hanno scoperto che diverse piante come quelle di lattuga, le rape e i ravanelli crescevano bene dopo che era stata coltivata l’erba medica nello stesso sito.

Problema dell’acqua salata

Per quanto riguarda il sale presente nell’acqua marziana, che non potrebbe dunque essere usata per la coltivazione delle piante locali, i ricercatori propongono l’utilizzo del batterio Synechococcus. Si tratta di un cianobatterio che vive nell’ambiente marino e che in alcune situazioni contribuisce a dissalare l’acqua.

Note e approfondimenti

  1. Farming on Mars: Treatment of basaltic regolith soil and briny water simulants sustains plant growth | PLOS ONE (DOI: 10.1371/journal.pone.0272209)
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