
Un nuovo studio realizzato alla Penn State, suggerisce che le erbe e le spezie aggiunte agli alimenti possono essere considerate come un’arma di contrasto efficace per una pressione sanguigna troppo alta.[1] Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.[2]
Aromatizzazione degli alimenti con erbe e spezie
Come riferiscono gli autori dello studio, già diverse linee guida dietetiche in alcuni paesi raccomandano l’aromatizzazione degli alimenti con erbe e spezie, in particolare per diminuire l’assunzione del sale. Uno studio in precedenza aveva già suggerito che le erbe e le spezie potevano ridurre l’escrezione urinaria di sodio mentre un altro studio aveva dimostrato che le stesse spezie possono essere “un sostituto accettabile per gli zuccheri aggiunti”.[2]
E ancora un altro studio aveva mostrato che usare le erbe le spezie come condimento per le verdure può aumentare la scelta delle stesse verdure nelle mense universitarie e scolastiche. [2]
I partecipanti
Nel nuovo studio i ricercatori hanno reclutato 71 partecipanti con un’età compresa tra i 30 e i 75 anni con alcuni fattori di rischio per le malattie cardiache (glicemia elevata, colesterolo HDL basso, trigliceridi elevati, ipertensione arteriosa, colesterolo LDL elevato, livelli elevati di proteina C-reattiva ad alta sensibilità).
I ricercatori sottoponevano i partecipanti ad una dieta americana media con l’aggiunta di erbe e spezie come condimento per diversi alimenti. Li dividevano in tre gruppi in base alla quantità di erbe e spezie: un gruppo a basso dosaggio (0,5 g al giorno), un gruppo a dosaggio moderato (3,3 g al giorno) e un gruppo ad alto dosaggio (6,6 g al giorno). Le diete venivano portate avanti per quattro settimane.
Le spezie utilizzate
Le erbe e le spezie utilizzate nel corso dell’esperimento erano diverse, si andava dalla cannella a vari tipi di peperoncino per finire con i più “mediterranei” prezzemolo, aglio e basilico.
- Cannella
- Coriandolo (semi di coriandolo)
- Zenzero
- Cumino
- Prezzemolo
- Pepe nero
- Aglio
- Curcuma
- Cipolla in polvere
- Paprika
- Peperoncino in polvere (polvere di chili)
- Rosmarino
- Cilantro (foglie di coriandolo)
- Origano
- Basilico
- Peperoncino rosso (red pepper)
- Timo
- Foglia d’alloro
- Cardamomo
- Semi di sesamo
- Salvia
- Semi di papavero
- Aneto
- Pimento (pepe della Giamaica)
Risultati
I ricercatori scoprivano che i soggetti della dieta con una dose alta di erbe e spezie mostravano una pressione sanguigna sistolica più contenuta rispetto ai soggetti con la dose media. Scoprivano anche che i soggetti della dose alta mostravano una pressione sanguigna diastolica più bassa dei soggetti con una dose bassa.
Diete differivano solo per quantità di erbe e spezie
Si ricorda che le diete erano le stesse: differivano solo per la quantità di erbe e spezie aggiunte agli alimenti: “Non abbiamo diminuito il sodio, non abbiamo aumentato frutta e verdura, abbiamo solo aggiunto erbe e spezie. La domanda successiva è: e se cambiassimo la dieta in questi modi, quanto sarebbero migliori i risultati?”, si domanda Penny Kris-Etherton, professoressa di scienze nutrizionali alla Evan Pugh University che ha realizzato lo studio insieme alla professoressa Kristina Petersen della Texas Tech University e ad altri colleghi della Penn State. Proprio per il fatto che non sono state effettuate modifiche alle diete, a parte l’aggiunta delle erbe e delle spezie, la stessa Kris-Etherton definisce questi risultati come “particolarmente entusiasmanti”. [1]
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