Ere glaciali causate da scontri tettonici ai tropici tra isole e continenti

Il monte Bromo sull'isola di Java, Indonesia. Fa parte di un arco di isole vulcaniche che si sta scontrando con una placca continentale. La conseguenza è l'esposizione di rocce che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera (credito: Riza Nugraha, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons)

È capitato circa una mezza dozzina di volte negli ultimi miliardi di anni: la Terra si è improvvisamente, o quasi improvvisamente, raffreddata sviluppando calotte polari e ghiaccio ovunque e non solo ai poli, portando alle cosiddette ere glaciali.
Due di questi eventi freddi si sono rivelati così pesanti da portare ad uno stato definito come “Terra palla di neve”, con il ghiaccio che ricopriva la maggior parte della superficie terrestre, anche ai tropici.

Ere glaciali scatenate da tettonica

Secondo un nuovo studio, realizzato da un gruppo di scienziati della università della California e pubblicato su Science Advances, queste ere glaciali sarebbero da addebitare alla tettonica terrestre. Quest’ultima, di tanto in tanto, fa scontrare le masse continentali portando alla formazione di montagne nella zona dei tropici scatenando un complesso insieme di fenomeni che portano al raffreddamento.
Secondo gli scienziati dietro questo studio, quando gli archi vulcanici (catene di isole vulcaniche o montagne che nascono quando vi è una subduzione di una placca sotto un’altra) si scontrano con i continenti ai tropici si attiva infatti una sorta di raffreddamento globale che porta ad un clima glaciale con calotte di ghiaccio sparse un po’ ovunque.

Il motivo è da ricercare nelle ofioliti

Il risultato di questi movimenti tettonici è la creazione di montagne le quali contengono delle rocce, denominate ofioliti, che riescono a rimuovere in grandi quantità il carbonio dall’atmosfera. Quando le ofioliti liberano calcio e magnesio nell’atmosfera a seguito di questi “scontri”, infatti, questi elementi si combinano con la CO2 dirigendosi verso l’oceano.
Qui formano calcare facendo sì che la CO2 resti bloccata nella roccia dove resta per milioni di anni. Ciò porta agli abbassamenti di temperatura.

Sta accadendo anche ora

Si tratta di un “programma di sequestro del carbonio a lungo termine” realizzato dalla Terra, come specifica Nicholas Swanson-Hysell, un ricercatore dell’Università di Berkeley che ha partecipato allo studio insieme a Francis Macdonald, dell’università della California Santa Barbara.
Collisioni del genere stanno accadendo anche ora: parti dell’arcipelago indonesiano vengono spinte verso l’alto, in direzione delle montagne sul margine settentrionale dell’Australia.

Sequestro di CO2 troppo lento per contrastare riscaldamento globale

Se qualcuno sta già pensando ad un’azione positiva in relazione alle grosse quantità di CO2 nell’atmosfera odierna che stanno portando al riscaldamento globale, è meglio che si ricreda: come riferiscono i ricercatori, questi processi geologici che consumano e “sequestrano” la CO2 sono molto lenti e dunque incapaci di far fronte alle massicce emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di petrolio, carbone e gas naturale.
Sul lungo periodo probabilmente l’equilibrio verrà ristabilito ma si tratta di un attesa passiva che la civiltà moderna non può permettersi.

Fonti e approfondimenti

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