
Si chiama Comet Interceptor la nuova missione, inizialmente proposta dal Regno Unito, appena selezionata dell’Agenzia Spaziale Europea.
Il lancio, che dovrebbe avvenire già nel 2028, potrebbe permettere lo studio da vicino una cometa che non abbia mai girovagato per il sistema solare interno.
Il veicolo che è stato progettato permetterebbe osservare una cometa “incontaminata” anche se al momento un bersaglio preciso non è stata ancora scelto.
Il veicolo, una volta entrato nell’orbita dell’obiettivo, si dividerebbe in tre sonde diverse che sorvoleranno l’oggetto fotografandolo ed esaminandolo da più direzioni. Questo permetterà a sua volta di creare un modello 3D dell’oggetto che potrebbe poi essere esaminato con un dettaglio senza precedenti qui sulla Terra.
In particolare potrebbe essere interessante studiare meteore, asteroidi o qualunque oggetto spaziale che contenga materiali che risalgono alla formazione del nostro sistema solare: parliamo di 5 miliardi di anni fa.
Si pensa che il veicolo di Comet Interceptor possa intercettare un oggetto della vaste Nube di Oort, la zona di confine ai bordi del nostro sistema solare in cui miliardi di oggetti di ogni tipo orbitano a grossa distanza dal Sole.
La missione, a cui è stata assegnata la classe F (Fast), una speciale classificazione con una priorità più alta rispetto ai tanti altri progetti che l’ESA ha in serbo per i prossimi anni, potrebbe vedere il lancio in 8-10 anni.
Proprio per stabilire l’obiettivo della missione potrebbe rivelarsi utile il Large Synoptic Survey Telescope, LSST, un telescopio in corso di progettazione che potrà effettuare campagne osservative di vasta portata relative a grosse porzioni dell’intera volta celeste. Questo telescopio dovrebbe entrare in funzione l’anno prossimo e tutti i suoi dati saranno resi pubblici, cosa che forse permetterà analisi più approfondite da parte di un maggior numero di ricercatori.