
L’Agenzia Spaziale Europea ha confermato l’effettivo funzionamento del primo propulsore per razzi che utilizza l’aria come carburante. Nel caso si dovesse arrivare alla realizzazione di un propulsore del genere, questo sistema potrebbe cambiare il modo in cui potremmo far muovere satelliti o qualsiasi altro oggetto nell’orbita bassa intorno alla Terra, con evidenti vantaggi riguardanti anche il risparmio relativo allo stesso carburante.
Questo nuovo particolare propulsore trae la propria energia di spinta tramite la raccolta, la compressione e la carica elettrica delle molecole d’aria attraverso un quantitativo considerato come minimo di elettricità, reperibile tra l’altro anche dalla luce solare.
Non si tratta di teoria ma, come specifica Louis Walpot, uno degli scienziati dell’ESA ha impegnati nel progetto, ma di una tipologia di propulsione elettrica tangibile, funzionante, già testata e pronta per essere sviluppata.
Si tratta di un progetto a cui la stessa ESA ha lavorato per più di 10 anni e il sistema è stato tra l’altro già testato su un vero satellite, nello specifico sul GOCE (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer) che è stato in orbita per più di cinque anni utilizzando questo tipo di propulsione anche se contemporaneamente ha utilizzato anche propellente allo xeno.
Fonti e approfondimenti
- World-first firing of air-breathing electric thruster / Space Engineering & Technology / Our Activities / ESA (IA)
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