Esopianeta gioviano caldo analizzato da astronomi, ecco le sue strane caratteristiche

L'esopianeta KELT-9b è un "gioviano caldo" che mostra sempre la stessa faccia rivolta verso la stella intorno alla quale orbita (credito: NASA / JPL-Caltech)

I cosiddetti pianeti gioviani caldi sono tra i più strani in assoluto. Si tratta di giganti gassosi che girano intorno alla stella molto più vicino di quanto fa, per esempio, Giove e proprio per questo sono caratterizzati da una temperatura superficiale molto più alta.
Ora i ricercatori hanno analizzato maggiore attenzione proprio l’atmosfera del pianeta KELT-9b, uno dei gioviani caldi con l’atmosfera più calda in assoluto.

Le nuove osservazioni confermano le stranezze di questa tipologia di pianeta. Il pianeta ha una massa di quasi tre volte quella di Giove e orbita intorno alla sua stella, distante da noi circa 670 anni luce, così vicino che per eseguire un giro completo, quello che la Terra compie in un anno intorno al Sole, ci mette solo un giorno e mezzo.
Proprio per questo il pianeta è “bloccato”: presenta sempre un’unica faccia rivolta verso la stella mentre sul lato opposto vige una notte eterna.

Utilizzando i dati del telescopio spaziale Spitzer, i ricercatori si sono accorti che il calore dell’atmosfera del lato “diurno” di questo pianeta è così alto che neanche le molecole riescono a rimanere intatte.
Ad esempio le molecole di idrogeno gassoso vengono fatte a pezzi e sono incapaci di riformarsi fino a quando gli atomi che le compongono non si trovano nel lato “notturno”. Da questo lato la temperatura un poco più ridotta permette a questi atomi di riformare le molecole.

Il lato diurno presenta una temperatura così estrema che questi pianeti sono gli unici a presentare caratteristiche del genere, come spiegano i ricercatori nella loro studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters.
KELT-9b Era stato scoperto nel 2017 grazie al Kilodegree Extremely Little Telescope (KELT), Un programma che ha visto l’utilizzo di due telescopi robotici, uno dell’Arizona e un altro del Sudafrica.

Si tratta di una temperatura, quella del lato notturno, sempre molto alta, solo di poco più bassa rispetto a quella del lato diurno. Ciò ha rappresentato una caratteristica che ha sorpreso gli stessi ricercatori in quanto di solito pianeti del genere, che hanno sempre la stessa faccia rivolta verso la stella, presentano notevoli differenze di temperatura tra un lato l’altro, cosa che non appare in questo caso.
Probabilmente c’è un flusso di calore continuo che, grazie a forti venti, dal lato diurno è rivolto costantemente verso il lato notturno.

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