Espansione cosmica potrebbe terminare in soli 100 milioni di anni secondo nuovo studio

Credito: Hakim Graphy, Shutterstock, ID: 1980243569

L’universo un giorno potrebbe smettere di espandersi e potrebbe iniziare a contrarsi a causa del fatto che la forza repellente della energia oscura potrebbe iniziare a decadere, come riferisce in un nuovo articolo Live Science. Un nuovo studio è stato pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences.[1]

Nuovo modello dell’energia oscura

I ricercatori hanno realizzato un nuovo modello dell’energia oscura, che dovrebbe avere un ruolo fondamentale proprio per quanto riguarda l’espansione dell’universo, sulla base dell’assunto secondo il quale la stessa energia oscura non è una forza costante e quindi può aumentare o diminuire nel corso del tempo. I ricercatori hanno calcolato che l’accelerazione dell’espansione dell’universo in corso potrebbe terminare tra circa 65 milioni di anni e, tra soli 100 milioni di anni, l’universo stesso potrebbe smettere di espandersi.

Lunga era di lenta contrazione

Il nuovo modello suggerisce che l’universo potrebbe poi iniziare una lunga era di lenta contrazione che terminerebbe poi con la “morte” dell’universo stesso, e quindi del tempo e dello spazio, e, forse, anche con la sua rinascita. Un concetto non nuovo quello della contrazione futura dell’universo e dell’eventuale “rimbalzo” (vedi anche teoria del Big Bounce) anche se questo è uno dei pochi studi che fornisce previsioni concrete riguardo al momento in cui la contrazione dovrebbe iniziare.

L’espansione dell’universo sta accelerando

In effetti 100 milioni di anni sono un periodo molto breve a fronte anche di quello che vediamo oggi: l’espansione dell’universo sta accelerando, una cosa che gli scienziati hanno scoperto solo alla fine degli anni 90. Alla base di questa accelerazione ci sarebbe l’energia oscura, una sorta di “quintessenza” per noi ancora invisibile che sembra avere un ruolo opposto a quello della gravità.

L’energia oscura è una costante?

Se l’energia oscura è una costante cosmologica, un assunto introdotto dal Einstein, allora l’universo si espanderà per sempre. Tuttavia nel corso degli ultimi anni le teorie secondo le quali l’energia oscura non è costante (la sua forza potrebbe essere stata minore miliardi di anni fa per poi avere una “accelerata”), si stanno rafforzando sempre di più. Un assunto grazie al quale queste teorie si stanno rafforzando risiede nell’idea che l’energia oscura potrebbe essere una “quintessenza” con un suo campo dinamico che cambia nel corso del tempo. Si tratta di un’idea introdotta alla fine degli anni 90 Paul Steinhardt, un ricercatore della Princeton University, come riferisce Live Science.
Le previsioni di questa teoria vedono l’energia oscura cambiare il corso del tempo, cambiamenti che riguarderanno anche i prossimi miliardi di anni. Nel nuovo studio i ricercatori non hanno fatto altro che estendere ciò che sappiamo della storia dell’espansione dell’universo nel futuro eseguendo delle “previsioni”, comunque solo teoriche perché impossibili da testare.

Nel futuro dell’universo potrebbero accadere solo due cose

Secondo Steinhardt, in ogni caso, in futuro potrebbero accadere solo due cose: l’universo si contrae e poi collassa su sé stesso in un “Big Crunch” mettendo fine a tutto oppure potrebbe “rimbalzare” creando un nuovo universo, il quale potrebbe avere leggi fisiche anche del tutto diverse da quelle del nostro. Secondo quest’ultimo approccio il nostro universo potrebbe essere solo uno di una serie infinita nel tempo ma non nello spazio.

Note e approfondimenti

  1. Rapidly descending dark energy and the end of cosmic expansion | PNAS (DOI: 10.1073/pnas.2200539119)
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