
Uno studio che analizza la prima grande diramazione evolutiva dei rettili, quando questo grosso gruppo di animali si è enormemente diversificato più di 200 milioni di anni fa, è stato pubblicato su Sciences Advances. Lo studio è stato realizzato da ricercatori del Dipartimento di Biologia Organismica ed Evoluzionistica e del Museo di Zoologia Comparata dell’Università di Harvard.
L’esplosione evolutiva dei rettili
A seguito dell’estinzione del permiano, durante il triassico, nel periodo compreso tra 252 e 200 milioni di anni fa, i rettili si sono evoluti in maniera molto veloce. Proprio in questo periodo comparvero i grandi gruppi di rettili che conosciamo oggi, come le lucertole, i coccodrilli e le tartarughe.
Questa “esplosione” evolutiva ha favorito la crescita degli odierni ecosistemi oltre che di molti ecosistemi che nel corso del tempo si sono estinti. I veloci tassi di evoluzione dei rettili in questo periodo sono da spiegare con le estinzioni dei gruppi concorrenti. I rettili presero il dominio di nuovi habitat e godettero di nuove e più grandi quantità di cibo e in generale di risorse. A liberare il campo furono soprattutto i sinapsidi, considerabili come gli antenati di tutti i mammiferi.
A scatenarla fu un riscaldamento globale?
Il nuovo studio suggerisce però che l’improvvisa diversificazione dei rettili sia iniziata molto prima, almeno alla fine del permiano. A scatenarla fu un riscaldamento globale e in generale cambiamenti climatici che durano quasi per 60 milioni di anni. Alcuni rettili cambiarono più lentamente, altri molto velocemente, ma tutto il gruppo “esplose” diversificandosi come mai aveva fatto prima, come spiega Tiago R Simões, il ricercatore che ha realizzato lo studio.
Rettili sono sopravvissuti a molte crisi
Possiamo contare su una documentazione fossile abbastanza ampia e descrittiva dei rettili, spiega il ricercatore, perché i componenti di questo gruppo sono sopravvissuti a molte crisi, soprattutto di tipo climatico, compresa l’estinzione più grande della storia della vita complessa sul nostro pianeta, quella del permiano-triassico. “I nostri risultati rivelano che periodi di rapidi cambiamenti climatici e riscaldamento globale sono associati a tassi eccezionalmente elevati di cambiamenti anatomici nella maggior parte dei gruppi di rettili mentre si adattavano alle nuove condizioni ambientali”, spiega Stephanie E. Pierce, professoressa ad Harvard che ha collaborato con Simões.
I più lenti? I lepidosauri
Il sottogruppo di rettili più lenti ad evolversi furono i lepidosauri, che poi hanno dato origine alle odierne lucertole. I lepidosauri si adattarono più lentamente, in particolare modificando le loro dimensioni corporee, per fronteggiare più efficientemente le temperature più alte.
Come i rettili si adattarono al forte caldo
In ogni caso in alcune regioni tropicali del globo le temperature divennero così calde che ci fu un “limite” alla dimensione corporea che i rettili potevano acquistare, nel loro percorso evolutivo, per poter sopravvivere. I rettili più grandi migrarono verso le regioni più temperate oppure si adattarono fortemente agli ambienti acquatici.
Note e approfondimenti
- Successive climate crises in the deep past drove the early evolution and radiation of reptiles | Science Advances (DOI: 10.1126/sciadv.abq1898)