L’esposizione alla nicotina da parte dei bambini può alterare i neuroni del bambino predisponendo il cervello alla dipendenza della stessa nicotina in seguito. È il risultato a cui è arrivato uno studio pubblicato su Biological Psychiatry che rimarca ancora di più i pericoli collegati al fumo quando si è in presenza di bambini, soprattutto molto piccoli.
Gli scienziati dell’Università di California di San Diego hanno in particolare scoperto, nel corso di esperimenti effettuati sui topi, che esponendo un piccolo di topo alla nicotina durante le sue prime settimane di vita tramite l’allattamento materno si possono generare una serie di cambiamenti neurologici che possono poi avere effetti a lungo termine.
Secondo gli scienziati, gli effetti causerebbero una forma di neuroplasticità, ossia un aumento di neuroni modificati nell’area tegmentale ventrale (ventral tegmental area, VTA), una zona in cui sono presenti vari neuroni alla base del mesencefalo, a seguito della riesposizione alla nicotina da adulti.
Questi neuroni modificati mostravano nei topi una biochimica diversa rispetto agli altri neuroni, in particolare mostravano una maggiore ricettività alla nicotina, caratteristica alla base della dipendenza.
Secondo Davide Dulcis, che ha effettuato la ricerca insieme ad altri colleghi, “quando gli stessi animali sono esposti alla nicotina in età adulta, una frazione di questi neuroni glutammatergici ‘innescati’ nel centro di ricompensa inizia ad esprimere i geni necessari per produrre dopamina. Più dopamina nel sistema genera risposte di ricompensa maggiori che portano ad un’aumentata preferenza della nicotina.”