
Si può eliminare la paura, o almeno i ricordi che la scatenano, dal nostro cervello? Si tratta di un campo di ricerca decennale che poche volte ha prodotto risultati concreti, ovvero risultati applicati poi in ambito terapeutico.
Un nuovo lavoro prodotto da ricercatori dell’Università del queensland, però, mostra che tramite specifiche modifiche del DNA è possibile rafforzare il processo di “estinzione della paura”, un processo che vede i ricordi che provocano la paura sostituiti da altri ricordi simili. Questo processo è alla base di tutte le terapie che trattano il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e in generale delle fobie e serve, in sostanza, ad “estinguere” il ricordo spiacevole.
Si tratta di un equilibrio, quello tra la paura e l’estinzione della paura, fondamentale per la flessibilità cognitiva, come riferisce Timothy Bredy del Queensland Brain Institute (QBI), uno degli autori della ricerca. Insieme a Xiang Li, Bredy ha scoperto l’esistenza di determinate etichette chimiche alla base del DNA che agiscono come interruttori che possono attivare o disattivare l’espressione di un determinato gene che regola l’estinzione della paura.
“Per molto tempo, si pensava che solo una base di DNA – la citosina – potesse essere modificata e che questi cambiamenti chimici nel cervello riducessero l’espressione genica”, riferisce Li; “Abbiamo ora scoperto che anche l’adenosina, un’altra base di DNA, può essere etichettata chimicamente, e che i ricordi di estinzione della paura si formano grazie ad una modifica di deoxyadenosine (o adenina) che aumenta l’attività di determinati geni”.
I ricercatori hanno fatto la scoperta eseguendo esperimenti sui topi ed esaminandone il DNA, in particolare quello di alcuni neuroni noti perché coinvolti nel processo di estinzione della paura.
La ricerca può naturalmente rivelarsi utile per tutti quei trattamenti relativi ad una varietà di disturbi psichiatrici, in particolare quelli collegati a ansia, paura e fobie.
Fonti e approfondimenti
- Extinguishing fear memories relies on an unusual change to DNA – Queensland Brain Institute – University of Queensland (IA)
- The DNA modification N6-methyl-2’-deoxyadenosine (m6dA) drives activity-induced gene expression and is required for fear extinction | Nature Neuroscience (DOI: 10.1038/s41593-019-0339-x) (IA)
Articoli correlati
- Cervello combatte paure che riaffiorano alla memoria, ricercatori scoprono come fa (1/4/2019)
- Un ricoverato con COVID 19 su 4 può sperimentare delirio secondo studio (19/5/2020)
- Persone con disturbo da stress post-traumatico più a rischio di sviluppare demenza secondo studio (16/9/2020)
- Cannabis riduce sintomi del disturbo posto traumatico ma non a lungo termine (15/6/2020)
- Disturbo da stress post-traumatico può interagire con gene klotho per accelerare invecchiamento del cervello (27/10/2020)
- Scoperto recettore nelle cellule cerebrali che regola resistenza allo stress (4/9/2019)
- Yoga basato sul movimento utile per fare esercizio fisico durante autoisolamento in casa (19/5/2020)
- Cyberbullismo, sia vittime che autori mostrano segni di stress post-traumatico (24/6/2020)