
Un gruppo di ricercatori del Royal Children’s Hospital in Australia suggerisce di spostare il termine del periodo dell’adolescenza da 19 anni a 24 anni, in un articolo pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health.
Definita come il periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, l’adolescenza è tradizionalmente vista come uno dei periodi più problematici della vita umana ma naturalmente non esiste alcun limite fisico affinché si possa parlare di un vero e proprio confine da valicare, sia per quanto riguarda l’inizio dell’adolescenza, sia per quanto riguarda la fine.
Di solito l’età di 18-19 anni è considerata il limite oltre il quale non si parla più di adolescenza.
In questo nuovo studio, i ricercatori suggeriscono che spingere la fine dell’adolescenza in avanti di qualche anno sarebbe d’uopo non solo per i cambiamenti fisici ma soprattutto per quelli sociali. Questo già vale per l’inizio dell’adolescenza stesso: i ragazzi e le ragazze si sviluppano in maniera sempre più precoce rispetto alle generazioni precedenti, anche a livello fisico.
Ad esempio, secondo i ricercatori, oggi molte ragazze iniziano le proprie mestruazioni intorno ai 10 anni.
Se si considera invece lo sviluppo del cervello, quest’ultimo può crescere e svilupparsi anche fino a 20 anni e più mentre se si prendono in considerazione i denti del giudizio, questi possono arrivare a svilupparsi completamente anche intorno ai 25 anni.
Per quanto riguarda invece usi e costumi, se si pensa, per esempio, all’età media durante la quale i giovani si sposano, è piuttosto palese che essa è salita moltissimo rispetto a 50 o 100 anni fa.
Inoltre, i giovani lasciano la casa di famiglia molto più tardi rispetto alle generazioni precedenti. Estendere l’età dell’adolescenza, dunque, secondo i ricercatori, aiuterebbe anche nella formulazione di leggi più appropriate e, in generale, aiuterebbe gli stessi ragazzi ad intraprendere un cammino verso l’età adulta più proficuo e sereno.
Fonti e approfondimenti
- The age of adolescence – The Lancet Child & Adolescent Health (IA)
- DOI: 10.1016/S2352-4642(18)30022-1
- Autori ricerca: Susan M Sawyer, , Peter S Azzopardi, Dakshitha Wickremarathne, George C Patton