
Tre fattori, l’età, il sesso, e la dipendenza dal fumo, influenzano la funzione del recettore degli oppioidi nel cervello secondo uno studio realizzato da ricercatori del Centro nazionale PET Turku in Finlandia. I ricercatori hanno scoperto che questi tre fattori vanno infatti ad influenzare la densità del recettore μ-oppioide nel cervello. Questi recettori possono essere considerati come “mediatori” per le sostanze oppioidi nel cervemmllo.
Tatu Kantonen, dottore in medicina e uno degli autori della ricerca, spiega che questi fattori possono dire la loro sulla stessa organizzazione del sistema oppioide nel cervello degli esseri umani. Questo potrebbe spiegare non solo differenze in questo sistema tra i vari individui ma anche perché alcuni soggetti sono maggiormente a rischio di sviluppare stati patologici collegati agli stessi oppioidi tra cui disturbi a livello psichiatrico.
I ricercatori scoprivano in particolare che un’età più avanzata era collegata ad un aumento di questi recettori nella corteccia del cervello e questo aumento risultava più forte nei soggetti maschi. Scoprivano inoltre che il fumo poteva essere collegato ad una riduzione di questi recettori in quasi tutte le aree del cervello.