
Uno studio sull’avocado realizzato da un team di ricercatori con esperimenti eseguiti su famiglie messicane mostra che questo frutto può essere collegato ad una minore assunzione di calorie anche tramite la riduzione del consumo di altri alimenti come carne, latticini e cereali associati. Gli stessi ricercatori hanno notato anche un collegamento con una minore assunzione di composti negativi associati a questi alimenti, tra cui sodio e grassi saturi.[1] Lo studio sarà pubblicato su Nutrients.[2]
L’esperimento
I ricercatori hanno svolto l’esperimento sul 72 famiglie (per un totale di 231 soggetti) al cui interno c’erano almeno tre membri con un’età uguale o superiore ai cinque anni. Tutti i membri delle famiglie non avevano malattie croniche gravi, non seguivano, all’inizio dell’esperimento, diete specifiche e tutti i membri delle stesse famiglie risiedevano nella stessa casa.
I ricercatori dividevano le famiglie in due gruppi: quelle che dovevano consumare tre avocado a settimana e quelle che ne dovevano consumare 14. L’esperimento durava sei mesi. Gli scienziati valutavano l’apporto energetico (le calorie) di ogni famiglia nonché l’assunzione di macronutriente e di micronutrienti.[1]
I risultati
I risultati mostravano che, dopo sei mesi dall’inizio dell’esperimento, le famiglie che consumavano più avocado mostravano una riduzione dell’assunzione di calorie, di carboidrati, di proteine vegetali e di quelle animali, di grassi saturi e polinsaturi, di magnesio, di calcio, di sodio, di ferro, di potassio e di vitamina D.
Le famiglie che mangiavano 14 avocado a settimana erano caratterizzate da una riduzione autoriferita del 29% di calorie (per ogni famiglia) al giorno. Le famiglie che mangiavano tre avocado a settimana mostravano invece una riduzione solo del 3% di calorie per famiglia al giorno.[1]
L’avocado
L’avocado è un frutto ricco di nutrienti i quali si trovano soprattutto nell’interno morbido e “burroso”. Quest’ultimo è ricco, infatti, delle vitamine C, E, K e B6 e di riboflavina, acido folico, niacina, acido pantotenico, luteina, potassio, magnesio, betacarotene e acidi grassi omega-3.
Per quanto riguarda le fibre, gli avocado forniscono il 20% dell’apporto giornaliero raccomandato.[1]
Risultati potrebbero supportare sforzi per minore assunzione di sodio e grassi saturi
Lorena Pacheco, ricercatrice della Harvard TH Chan School of Public Health e una delle autrici dello studio, spiega che i risultati suggeriscono che l’elevata assunzione di avocado può ridurre l’apporto energetico totale e l’assunzione di sodio e grassi saturi così come l’assunzione di altri componenti come carboidrati, proteine, magnesio, potassio, ferro e vitamina D.
Si tratta di risultati, quelli relativi alla minore assunzione di grassi saturi e di sodio con un maggior consumo di avocado, che, sebbene lo studio sia caratterizzato da diversi limiti, potrebbero supportare gli sforzi che si fanno a livello pubblico e politico per la loro limitazione.[1]