
Secondo uno studio apparso sull’European Heart Journal, e secondo il relativo comunicato stampa che lo presenta, le persone con ipertensione che assumono i farmaci antiipertensivi prima di andare a dormire sembrano vantare un controllo della pressione del sangue migliore e dunque rischi più bassi di morte o di malattie causate da problemi cardiaci, rispetto alle persone che assumono farmaci al mattino.
I ricercatori analizzato i dati di 19.084 pazienti che dovevano prendere una pillola per trattare l’ipertensione al mattino oppure prima di coricarsi. Queste persone sono state seguite in media per sei anni e la loro pressione veniva controllata almeno una volta all’anno.
I ricercatori hanno scoperto che i pazienti che assumevano i farmaci prima di andare a dormire mostravano un rischio di quasi la metà (45%) di morte o di infarti, ictus, insufficienza cardiaca o patologie che richiedono una procedura per sbloccare i vasi sanguigni ristretti (rivascolarizzazione coronarica), rispetto ai pazienti che assumevano le pillole dopo essersi svegliati.
I ricercatori hanno considerato anche vari altri fattori tra cui il sesso, l’età, eventuali presenze di altre patologie come diabete, malattie ai reni e colesterolo.
Secondo Ramón C. Hermida, direttore dei laboratori di bioingegneria e cronobiologia dell’Università di Vigo e uno degli autori dello studio, attualmente le linee guida per l’assunzione di farmaci antiipertensivi non menzionano l’orario della giornata preferibile in cui eseguire l’assunzione. A volte i medici consigliano di assumere farmaci di mattina ma secondo il ricercatore si tratterebbe di una raccomandazione basata su un obiettivo fuorviante, quello di ridurre i livelli di pressione arteriosa tipici del mattino.
Secondo i ricercatori dietro questo studio, tuttavia, è la pressione arteriosa sistolica media di una persona quando è addormentata ad essere l’indicazione più significativa e indipendente di rischio di malattie cardiovascolari.
Inoltre, sempre secondo i ricercatori dietro questo studio, non esistono studi che mostrerebbero che trattare l’ipertensione durante la mattinata riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
“I risultati di questo studio mostrano che i pazienti che assumono abitualmente i loro farmaci antiipertensivi al momento di coricarsi, al contrario di quando si svegliano, hanno una migliore pressione sanguigna e, soprattutto, un rischio significativamente ridotto di morte o malattie cardiache e problemi ai vasi sanguigni”, riferiscono i ricercatori.
Approfondimenti
- Bed time is the best time to take blood pressure medication (IA)
- Bedtime hypertension treatment improves cardiovascular risk reduction: the Hygia Chronotherapy Trial | European Heart Journal | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1093/eurheartj/ehz754)
Articoli correlati
- Ipertensione durante sonno fattore di rischio per malattie cardiache secondo studio (2/11/2020)
- Donne che assumono farmaci beta-bloccanti per ipertensione mostrano rischio maggiore di altra patologie (13/7/2020)
- Pressione alta può aumentare rischio di malattia dei piccoli vasi cerebrali (3/8/2020)
- Bambini con diametri delle arterie delle retine più stretti più a rischio di pressione alta (29/6/2020)
- Ipertensione supina, cuscinetti riscaldanti di notte possono aiutare secondo studio (7/9/2019)
- Nuovo farmaco sperimentale promettente per insufficienza cardiaca (3/4/2020)
- Vasi sanguigni di donne invecchiano prima di quelli degli uomini (18/1/2020)
- COVID-19 e farmaci per pressione sanguigna: nessun problema secondo studio, anzi possono aiutare (24/8/2020)