
Un farmaco per il diabete denominato tirzepatide e sviluppato dalla Eli Lilly and Company (Lilly), un’azienda americana, ha mostrato di poter procurare nette perdite di peso in alcuni studi clinici, come riferisce ScienceAlert.[1] I risultati degli esperimenti sono stati pubblicati in uno studio sul New England Journal of Medicine.[2]
L’esperimento con il farmaco tirzepatide
Il farmaco tirzepatide, in origine creato proprio per il trattamento del diabete di tipo 2, è stato sperimentato nel corso di uno studio su 2539 partecipanti ad uno studio clinico. Tutti i partecipanti erano in sovrappeso oppure obesi ma senza diabete di tipo 2. A parte dei partecipanti veniva somministrato il farmaco tirzepatide (con tre diverse dosi settimanali: 5, 10 o 15 milligrammi), agli altri una sostanza placebo. L’esperimento durava 72 settimane e gli stessi partecipanti dovevano seguire una dieta ipocalorica e dovevano fare più attività fisica.[1]
Scoperte: le nette perdite di peso
I ricercatori scoprivano che tutti e tre i gruppi (quelli delle tre diverse dosi) dei soggetti che avevano assunto il farmaco tirzepatide mostravano una perdita di peso significativa. Per il gruppo della dose da 15 mg la riduzione del peso medio era del 22,5% del peso corporeo. Per il gruppo da 10 mg la perdita del peso era del 21,4% mentre per il gruppo da 5 mg la perdita del peso era in media del 16%.
I componenti del gruppo placebo, che pure dovevano portare avanti una dieta ipocalorica e dovevano fare più attività fisica ma senza assumere il farmaco, mostravano una perdita di peso media di solo il 2,4%.[1]
Primo farmaco sperimentale che fornisce perdita di peso superiore al 20%
Secondo Jeff Emmick, uno dei responsabili dello sviluppo dei prodotti della Lilly, la tirzepatide può essere considerata come il primo farmaco sperimentale che fornisce perdita di peso superiore al 20% in media nel corso di uno studio di fase 3. Tuttavia, come spiega l’articolo di ScienceAlert, alcuni dei soggetti hanno mostrato degli esiti avversi tra cui nausea, diarrea, vomito e stitichezza. In ogni caso i soggetti che hanno lasciato l’esperimento a causa di questi problemi rappresentavano solo una “piccola percentuale”.[1]
Prezzo della tirzepatide
Inoltre c’è da considerare, almeno per il momento, il prezzo della tirzepatide che sarebbe troppo oneroso per molti soggetti (supponendo che possa essere approvato per questi scopi dalla FDA statunitense). L’articolo di ScienceAlert fa riferimento a costi che superano i 900 $ a settimana per un trattamento con la tirzepatide (venduto con il nome di Mounjaro) indipendentemente dalla dose.[1] I risultati, come riferisce l’articolo, restano comunque “impressionanti” e infondono speranza per nuovi trattamenti per l’obesità, una sorta di “epidemia” molto dannosa ma anche complessa da trattare che sta caratterizzando sempre più la società odierna.[1]