
Iniezioni di grasso nel piede per abbassare il dolore al tallone: ne parla un nuovo studio apparso su Plastic and Reconstructive Surgery in relazione alla fascite plantare.
Fascite plantare
La fascite plantare rappresenta ancora una delle cause più comuni per quanto riguarda il dolore al tallone. Secondo quanto riferisce il comunicato dell’Università di Pittsburgh, da cui provengono gli autori del nuovo studio, solo negli Stati Uniti ne soffrono 2 milioni di persone.
La fascite plantare vede le sue cause principalmente nell’infiammazione della fascia plantare, il tessuto connettivo che segue il percorso che va dal tallone fino alle dita dei piedi. Questo tessuto connettivo sostiene dunque tutto l’arco plantare.[1]
Dolore a causa della fascite plantare
La fascite plantare può essere molto dolorosa, come spiega Beth Gusenoff, assistente professoressa di chirurgia plastica all’Università di Pittsburgh e una delle autrici dello studio. Può essere molto dolorosa, per esempio, quando ci si alza dal letto o dalla sedia. In questo caso il dolore può essere “acuto e lancinante”, come spiega la ricercatrice, un po’ come se un chiodo fosse conficcato nel piede.[1]
Fascite plantare acuta e cronica
La fascite plantare può essere acuta, e in tal caso può essere contrastata con trattamenti come lo stretching, le iniezioni di cortisone o i plantari per le scarpe, oppure cronica. In quest’ultimo caso può degenerare quando la fascia plantare comincia ispessirsi.[1]
L’operazione chirurgica
In questo caso, come spiega il comunicato dell’Università di Pittsburgh, si può effettuare una piccola operazione chirurgica in cui un piccolo taglio può essere d’aiuto per il rilascio della fascia plantare. Si tratta di intervento che, secondo la Gusenoff, comporta però qualche rischio.[1]
Secondo la ricercatrice con questo intervento chirurgico si può creare molto tessuto cicatriziale il quale può poi causare dolore: “E se viene tagliato troppo, il piede può destabilizzarsi, quindi le persone finiscono con un piede quasi floscio”.[1]
Nuovo metodo con iniezioni di cellule adipose
Il metodo proposto nel nuovo studio, invece, sfrutta le proprietà rigenerative delle cellule staminali adipose. Con iniezioni di queste cellule si apporta del sangue fresco il quale può poi innescare una guarigione delle ferite con una cicatrizzazione ridotta, come spiega Jeffrey Gusenoff: “Usiamo un ago smussato per perforare la fascia plantare, che provoca una piccola ferita per stimolare il processo di guarigione. Poi, quando ritiriamo l’ago, iniettiamo un po’ del grasso del paziente”.
Il metodo è stato già testato da ricercatori su alcune persone. Queste ultime mostravano dei miglioramenti nella qualità della vita e nell’attività sportiva grazie alla riduzione dello spessore della fascia plantare. C’era anche un leggero miglioramento per quanto riguarda i livelli di dolore.[1]