
Sono state definite come proteine “inafferrabili” quelle individuate da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Alberta, scoperta che potrebbe portare a nuove terapie meno dolorose e più efficienti per quanto riguarda la malattia del sonno africana e la malattia di Chagas.
Nello studio, pubblicato su Life Science Alliance, viene descritta la scoperta della proteina PEX3.
Fino a questo studio si credeva infatti che questa proteina non esistesse nel tripanosoma, un genere di parassita che porta a varie infezioni nonché alle suddette malattie.
Questa proteina è un componente essenziale per molti esseri viventi, tra cui anche gli esseri umani oltre agli stessi tripanosomi.
Il suo compito è quello di gestire i perossisomi, particolari cellule che scompongono acidi grassi ed amminoacidi, processo essenziale poi per ottenere energia.
L’interruzione dell’azione del PEX3 nei parassiti potrebbe rivelarsi infatti un metodo più che efficiente per ucciderli senza danneggiare il paziente.
Rick Rachubinski, biologo cellulare ed uno degli autori dello studio insieme ai colleghi Hiren Banerjee e Barbara Knobloch, così commenta la scoperta: “Trovare PEX3 nei tripanosomi è stato molto difficile. Le persone sono alla ricerca da anni e non sono riuscite a trovarlo Acune persone hanno detto che non esisteva, che si trattava di un meccanismo diverso, ma credevamo che la risposta più semplice fosse che non lo avevamo ancora trovato.”
Approfondimenti
- The early-acting glycosome biogenic protein Pex3 is essential for trypanosome viability | Life Science Alliance (IA) (DOI: 10.26508/lsa.201900421)
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