
Un nuovo studio avrebbe dimostrato che quella zona del cervello che normalmente viene utilizzata dalle persone con due mani per comandare una delle due mani viene utilizzata dalle persone nate con una mano per eseguire altre attività, relative ad altre parti del corpo, come ad esempio il braccio, la bocca o il piede.
La ricerca, pubblicata il 20 aprile su Current Biology, potrebbe risultare un passo abbastanza importante nella comprensione del funzionamento del cervello, in particolare su come quest’ultimo si organizza per far funzionare le varie parti del corpo.
Secondo Tamar Makin dell’University College London “il fatto che vediamo una simile differente rappresentazione in quella zona in persone con una sola mano potrebbe suggerire che questa non è in realtà l’area della mano. Se è vero questo significa che abbiamo erroneamente interpretato l’organizzazione del cervello sulla base del corpo, piuttosto che sulla funzione: è una cosa pazzesca pensare che avremmo potuto sbagliare così a lungo. Le implicazioni, se questa interpretazione è corretta, sono massicce”.
In sostanza, gli scienziati ci hanno sempre raccontato che diverse parti del cervello controllano parti del corpo diverse. In questo nuovo studio, Makin e i suoi colleghi, tra cui Avital Hahamy all’Istituto israeliano Weizmann, hanno cercato di comprendere cosa succede all’organizzazione del cervello in persone per le quali una parte del corpo non è mai esistita.
Fonti e approfondimenti
- Brains of one-handed people suggest new organization theory | EurekAlert! Science News (IA)
- Representation of Multiple Body Parts in the Missing-Hand Territory of Congenital One-Handers: Current Biology (IA)