
Un particolare studio condotto sui pinguini reali dell’Antartide ha inteso capire come mai questi animali producono quantità così abbondanti di protossido di azoto, il cosiddetto “gas esilarante”, tramite le loro feci. A capo dello studio c’era Bo Elberling, professore del Dipartimento di Geoscienze e Gestione delle risorse naturali dell’Università di Copenaghen.
Il ricercatore ha analizzato le colonie di pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) nelle isole atlantiche della Georgia del Sud, un’isola posta tra l’Antartide e il Sudamerica. Il ricercatore riferisce di aver provato sensazioni “strane” dopo aver passato diverse ore, se non giorni, tra le feci di questi pinguini: iniziava a sentirsi male e ad avere mal di testa.
I ricercatori hanno scoperto che questi pinguini producono tramite le loro feci protossido di azoto, considerato come un gas molto inquinante ma utilizzato come gas sedativo, in particolare dai dentisti, che ha come conseguenza lo stimolo alla risata, perché mangiano molti krill e pesci, che contengono a loro volta alti livelli di azoto.
Questo azoto, poi, viene rilasciato dalle feci nel terreno e i batteri lo convertono in protossido d’azoto, potenzialmente un gas serra. Non siamo comunque a livelli preoccupanti per quanto riguarda queste “emissioni”: i pinguini non sono così numerosi e diffusi nel mondo per influire sull’atmosfera terrestre come invece si crede possano fare i bovini da allevamento anche se una eventuale futura espansione, come riferito nell’abstract dello studio, di questi pinguini nelle zone costiere polari prive di ghiaccio potrebbe esserci un aumento del bilancio locale di gas a effetto serra.
Approfondimenti
- Combined effects of glacial retreat and penguin activity on soil greenhouse gas fluxes on South Georgia, sub-Antarctica – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.scitotenv.2019.135255)