
Gli uomini figli di donne esposte ad una carestia nel corso della gravidanza corrono un rischio più grande di essere in sovrappeso in seguito nella vita. È il risultato interessante ottenuto da un nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Obesity[1] da un team di ricercatori della Mailman School of Public Health della Columbia University.
I ricercatori hanno infatti analizzato i dati, tra cui altezza e peso, di più di 371.000 uomini nati nei Paesi Bassi del 1943 e il 1947. Questi dati sono stati raccolti quando avevano 19 anni a seguito di visite per il servizio militare.
Tra questi soggetti ce ne erano molti che, prima della nascita, durante la gestazione da parte delle madri, avevano visto la genitrice esposta alla carestia olandese occorsa negli anni 1944 e 1945. Proprio questi soggetti mostravano il 30% in più di probabilità di essere in sovrappeso all’età di 19 anni, ossia con un indice di massa corporea di 25 o più.
Il collegamento è interessante: sebbene la causa diretta sia ancora sconosciuta, i ricercatori che hanno realizzato questo studio ipotizzano che l’esposizione alla carestia da parte dei feti potrebbe causare dei particolari cambiamenti nella metilazione del DNA che, in seguito nella vita, aumenta il rischio di essere in sovrappeso.
Un’altra teoria è che quei feti le cui madri hanno dovuto sopportare una carestia alimentare durante la gravidanza sviluppano un profilo genetico che li porta a prosperare fisicamente con un quantitativo minore di calorie.
Se quest’ultima teoria è vera si tratterebbe di un collegamento “tragico e ironico”, come lo definisce LH “Bertie” Lumey, professore di epidemiologia e uno degli autori principale dello studio. Questi bambini svilupperebbero infatti un metabolismo più lento che, dopo la nascita, sarebbe d’aiuto per sopravvivere durante la carestia, dunque con cibo e nutrienti che scarseggiano. Tuttavia questo stesso profilo, in periodi di abbondanza o comunque terminata la stessa carestia, contribuisce ad acquisire un peso maggiore e quindi a correre un rischio maggiore di conseguire tutti i problemi di salute correlati.