Fiamme fredde ottenute sulla Stazione Spaziale Internazionale

Praticamente è impossibile crearle qui sulla Terra ma gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale ci sono riusciti. Parliamo delle “fiamme fredde”, ossia fiamme che si producono a temperature bassissime, una cosa possibile, almeno per quel che si sa fino ad oggi, solo nell’ambiente di microgravità della stessa stazione spaziale.
Queste fiamme fredde, come rivela il comunicato pubblicato oggi dalla NASA, possono essere create non miscelando il carburante e l’ossidante prima della reazione.

Fiamme fredde ottenute con combustibili gassosi

Ottenute per la prima volta nel 2012 proprio a bordo della stazione spaziale internazionale, le fiamme fredde sono state oggetto di studio in questi anni e notevoli progressi sono stati fatti nella comprensione, come spiega Daniel Dietrich, ricercatore del Glenn Research Center della NASA, anche in chiave di possibili sfruttamenti per nuove tecnologie.
Tuttavia, rispetto agli esperimenti effettuati nel 2012, le nuove fiamme fredde ora ottenute dagli astronauti sulla stazione spaziale internazionale utilizzano come combustibile prodotti gassosi e non prodotti liquidi.

Fiamme fredde potrebbero portare a notevoli vantaggi per i motori a combustione

È la prima volta che si ottengono “fiamme fredde” usando solo combustibili gassosi. Tra i possibili sfruttamenti delle fiamme fredde ci sono quelli relativi alle tecnologie dei motori a combustione interna che potrebbero risultare molto più pulite ed efficienti, come spiega Peter Sunderland, l’autore principale dello studio. Tutti quei motori a combustione che raggiungono temperature molto alte, a volte troppo, potrebbero sfruttare la tecnologia delle fiamme fredde per operare a temperature molto più basse, cosa che porterebbe a notevoli vantaggi, in primis a quelli relativi allo sfruttamento dello stesso carburante.
Tuttavia si sa ancora poco di questo tipo di reazione chimica che sembra svolgersi solo quando la forza di gravità lo permette.

Non sono neanche visibili in tempo reale

Uno dei vantaggi principali delle fiamme fredde sta nel fatto che emettono bassi livelli di calore e di luce tanto che non sono neanche visibili in tempo reale nel corso dei test sulla stazione spaziale. Quando sono state scoperte, furono notate solo nei dati relativi alla radiazione termica quando le fiamme normali, quelle calde, erano state spente.

Filmato ottenuto con speciale telecamera

I ricercatori si definiscono entusiasti di questi esperimenti in quanto si stanno acquisendo informazioni e dati relativi a questa particolare reazione chimica grazie anche ad una particolare telecamera filtrata che permette di visualizzare le emissioni debolissime delle stesse fiamme fredde che tra l’altro sono anche molto più piccole delle fiamme normali.
Nel filmato che i ricercatori hanno creato proprio con questa telecamera (vedi qui sotto) si può infatti notare, dopo lo spegnimento della normale fiamma calda, un brevissimo periodo di buio di circa un secondo e la fiamma fredda che diventa visibile.
“Sono fiducioso che queste osservazioni iniziali porteranno a ulteriori esplorazioni sperimentali dei confini dei regimi di fiamma fredda”, spiega Vedha Nayagam, uno dei ricercatori impegnati nel progetto Flame Extinguishment (FLEX) basato sugli esperimenti prodotti nel laboratorio della stazione orbitante.

Video

Note e approfondimenti

  1. Experiment Details (IA)
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