Finti gamberetti fatti con alghe e proteine vegetali arriveranno sul mercato

Gamberetti fatti con strati di alghe e proteine vegetali molto simili, almeno esteticamente, a quelli originali: è questo il proposito di New Wave Foods, una delle tante nuove aziende che si stanno affacciando in un mercato a rapidissima crescita, ovvero quello degli alimenti “impossibili”, imitazioni che possano risultare accettabile sotto il profilo visivo e possibilmente anche sotto quello gustativo, di alimenti reali.

Michelle Wolf, scienziata dei materiali e ingegnere biomedico nonché una delle responsabili della tecnologia legata alla produzione di questi finti gamberetti, questi ultimi hanno la tipica consistenza e lo “schiocco” caratteristico quando si addentano i gamberi: “così tanto lavoro è stato dedicato a questo”, riferisce.

Le alghe e le proteine vegetali utilizzate contengono gli otto aminoacidi che si trovano nella carne dei gamberetti, una caratteristica che non dovrebbe far discostare troppo il sapore di questa imitazione da quello dei gamberetti reali.
Questi “gamberetti” fornirebbero anche un apporto minore in termini di calorie e di sale.
La New Wave Food è stata fondata nel 2015 dalla stessa Wolf insieme a Dominique Barnes, un oceanografo.

Ma perché proprio i gamberetti? Il fatto è che la produzione in acquacoltura di questi crostacei può essere gravemente dannosa per diversi ecosistemi e già qualche scienziato in passato ha pubblicato uno studio riguardo al fatto che la rapida crescita del mercato dei gamberetti potrebbe avere un impatto diretto anche sui cambiamenti climatici.

Anche la pesca discriminata degli stessi gamberetti porta a problemi notevoli in termini di sostenibilità, primo fra tutti quello relativo alla cattura involontaria di altre specie, spesso protette o in pericolo di estinzione.

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