
I fiori commestibili possono essere una buona fonte di fibre per le persone? Per rispondere a questa domanda un team di ricercatori del Dipartimento di Nutrizione Umana e Metabolomica dell’Università di Medicina della Pomerania a Stettino ha realizzato un nuovo studio poi pubblicato sulla rivista Nutrients.[1]
Fiori commestibili
Come spiegano nell’abstract, i ricercatori ritengono che i fiori commestibili stiano avendo un certo successo tra i nutrizionisti così come in diverse cucine in tutto il mondo. Ad oggi i fiori sono ancora largamente usati, in cucina, solo per migliorare l’aspetto dei piatti oppure solo leggermente il loro sapore. Tuttavia i ricercatori ritengono che Contengono anche nutrienti preziosi tra cui vitamine, antiossidanti, proteine, carboidrati, grassi e microelementi vari.[1]
Ricercatori hanno analizzato 12 specie di fiori commestibili
I ricercatori hanno voluto capire se il contenuto delle fibre alimentari e delle proteine totali di fiori commestibili possano essere d’ausilio per la dieta umana. Per fare questo hanno confrontato il contenuto dei nutrienti dei petali di vari fiori raggruppando i campioni in due gruppi, quelli della famiglia delle Oleaceae e quelli della famiglia delle Asteraceae. In totale i ricercatori hanno analizzato 12 specie di fiori commestibili:
- Magnolia × soulangeana
- Sambucus nigra
- Syringa vulgaris
- Robinia pseudoacacia
- Forsythia × intermedia
- Cichorium intybus
- Bellis perennis
- Tussilago farfara
- Taraxacum officinale
- Centaurea cyanus
- Calendula officinalis
Valori delle fibre alimentari
Per capire il contenuto delle fibre alimentari in questi fiori hanno usato il metodo enzimatico-gravimetrico. I valori delle fibre alimentari variavano da 13,22 g/100 g per la Magnolia × soulangeana fino a 62,33 g/100 g per la Calendula officinalis. Per quanto riguarda le fibre alimentari insolubili, i valori potevano andare da 8,69 g/100 g per la Magnolia × soulangeana fino a 57,54 g/100 g per la Calendula officinalis. Per le fibre alimentari solubili si andava da 1,35 g/100 g per la Syringa vulgaris fino a 7,46 g/100 g per la Centaurea cyanus.[1]
Valori delle proteine vegetali
I fiori contenevano anche con i livelli di proteine vegetali. In questo caso si andava da 8,70 g/100 g per la Calendula officinalis fino a 21,61 g/100 g per la Magnolia × soulangeana (di sostanza secca).
I ricercatori trovavano in particolare ottimi livelli di proteine nei fiori della famiglia Oleaceae nonché nelle piante legnose. Si tratta di livelli che, secondo i ricercatori, possono essere molto utili per arricchire la dieta quotidiana, in particolare nei casi di diete vegane o vegetariane.[1]
Fiori delle Asteraceae utili per atleti
I ricercatori inoltre scoprivano che i fiori della famiglia delle Asteraceae, in particolare delle piante erbacee, contenevano livelli molto alti di fibra alimentare totale nonché della sua frazione insolubile. In quest’ultimo caso questi i fiori commestibili potrebbero essere una fonte preziosa di nutrienti per gli atleti, in particolare per le loro funzioni prebiotiche in relazione ai batteri dell’intestino.[1]
Note e approfondimenti
- Nutrients | Free Full-Text | Edible Flowers as a Source of Dietary Fibre (Total, Insoluble and Soluble) as a Potential Athlete’s Dietary Supplement (DOI: 10.3390/nu14122470)
Articoli correlati
- Dieta vegetariana e depressione, il nuovo studio australiano
- Diete vegetariane, Quadram Institute lancia allarme su carenza di vitamina non presente nelle piante
- Dieta chetogenica, quali frutti consumare?
- Diete vegane possono produrre perdita di peso significative secondo studio
- Imporre diete umane ad animali domestici non è buona cosa secondo ricercatrice
- Terreno inquinato dal rame? Per queste due piante non c’è problema, anzi crescono meglio
- Fibra alimentare protegge da obesità e sindrome metabolica
- Scienziati scoprono che gusci di pinoli aumentano resistenza fisica e migliorano salute