Fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni

Immagine creata da AI.

I fiumi e i torrenti incontaminati dell’Alaska si stanno trasformando dal blu cristallino all’arancione torbido, probabilmente a causa dei minerali esposti dallo scongelamento del permafrost. [1] Lo rivela uno studio pubblicato su CommunicationsEarth & Environment[2] che ha coinvolto varie istituzioni tra cui il National Park Service e l’UC Davis, ha documentato e campionato 75 località colpite nella Brooks Range, nel nord dell’Alaska. Questi cambiamenti potrebbero avere implicazioni significative per quanto concerne l’acqua potabile e la pesca.

Visibile dallo spazio

I ricercatori hanno notato per la prima volta il problema nel 2018, quando un fiume precedentemente limpido è diventato arrugginito. L’autore principale Jon O’Donnell ha osservato che alcuni siti somigliavano a succo d’arancia lattiginoso, che può essere tossico e ostacolare la migrazione dei pesci. I fiumi scoloriti sono così evidenti che sono visibili dallo spazio, come notato da Brett Poulin, assistente professore di tossicologia ambientale alla UC Davis.

Scongelamento del permafrost e dell’acqua acida

Un’ipotesi suggerisce che lo scongelamento del permafrost rilasci minerali nell’acqua. I minerali metallici esposti reagiscono con l’acqua e l’ossigeno, provocando il rilascio di acido e metalli, alterando significativamente il pH dell’acqua. I campioni iniziali hanno mostrato un pH pari a 2,3, molto al di sotto del pH tipico di 8, con livelli elevati di ferro, zinco, nichel, rame e cadmio.

Implicazioni più ampie e ricerca futura

Il problema si sta diffondendo, colpendo gli habitat, la qualità dell’acqua e le comunità locali che dipendono da questi fiumi per l’acqua potabile e la pesca. Mentre il clima continua a riscaldarsi, più corsi d’acqua, presenti in ambienti simili, potrebbero degradarsi e subire lo stesso destino. Proprio per questo sarebbero necessarie ulteriori ricerche per comprendere la portata del problema e sviluppare strategie per mitigarne gli impatti.

FAQ

Perché i fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni?

I fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni a causa dei minerali rilasciati dal permafrost in scioglimento, che reagiscono con l’acqua e l’ossigeno, causando il rilascio di acidi e metalli.

Quali sono le conseguenze per l’acqua potabile?

Le acque contaminate possono richiedere trattamenti per essere sicure da bere, poiché l’acidità e i metalli rilasciati possono renderle tossiche.

Quali metalli sono stati trovati nelle acque dei fiumi?

Sono stati trovati alti livelli di ferro, zinco, nichel, rame e cadmio nei campioni d’acqua dei fiumi arancioni.

Come influisce questo fenomeno sui pesci?

L’acqua arancione può essere tossica per i pesci e impedire loro di migrare verso le aree di riproduzione, diminuendo la biodiversità.

Qual è la causa principale del rilascio di metalli?

Il rilascio di metalli è causato dallo scongelamento del permafrost, che espone minerali che reagiscono con l’acqua e l’ossigeno.

Quali aree dell’Alaska sono maggiormente colpite?

Le aree maggiormente colpite includono il Brooks Range settentrionale e le zone vicine ai parchi nazionali come Gates of the Arctic e Kobuk Valley.

Come viene studiato questo fenomeno?

Il fenomeno viene studiato attraverso campionamenti d’acqua, osservazioni satellitari e ricerche sul campo condotte da varie istituzioni.

Quali potrebbero essere le soluzioni per mitigare questo problema?

Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio il problema e sviluppare strategie per mitigare gli impatti sulle risorse idriche e sugli ecosistemi locali.

Approfondimenti

  1. Alaska’s Rusting Waters: Pristine Rivers and Streams Turning Orange | UC Davis
  2. Metal mobilization from thawing permafrost to aquatic ecosystems is driving rusting of Arctic streams | Communications Earth & Environment
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