
La grande e la piccola Nube di Magellano sono due galassie nane che da miliardi di anni sono state catturate dalla gravità della Via Lattea. Quest’ultima è molto più massiccia delle due galassie nane e quindi influisce gravitazionalmente su di loro praticamente dilaniandole e producendo archi di gas e di materiali vari che si spingono dalle due galassie nane alla Via Lattea. Uno di questi archi gassosi, che si estende nel cielo meridionale, è la cosiddetta Corrente di Magellano. Come la definisce Live Science, è una sorta di “goccia di sangue stellare”, un flusso di gas che un giorno sarà definitivamente incorporato dentro la nostra galassia contribuendo alla formazione di nuove stelle e cambiando ulteriormente il cielo della notte.
Corrente di Magellano molto più vicina a Via Lattea
Un nuovo studio, pubblicato questo mese sull’Astrophysical Journal Letters, spiega che la corrente di Magellano è in realtà molto più vicina alla nostra galassia rispetto ai calcoli effettuati in precedenza. I ricercatori hanno analizzato il flusso della corrente gassosa e hanno realizzato diverse simulazioni al computer scoprendo che il flusso stesso si trova relativamente vicino alla Terra, a soli 65.000 anni luce. Si tratta di una distanza che è almeno cinque volte più piccola rispetto ai calcoli fatti in precedenza.
Inoltre il flusso sembra essere più massiccio rispetto a quanto calcolato prima, almeno di un quinto.
Flusso colliderà con Via Lattea in 50 milioni di anni
Si tratta di dati, quelli raccolti dai ricercatori, che mostrano che questo flusso colliderà con la nostra galassia in circa 50 milioni di anni, molto prima rispetto a quanto calcolato prima.
Secondo Scott Lucchini, studente laureato all’Università del Wisconsin-Madison e autore principale dello studio, si tratta di risultati sorprendenti.
La Corrente Magellanica fu scoperta nel 1965 e la certezza che fosse collegata alle due nubi di Magellano arrivò solo con uno studio pubblicato nel 1974.
Corrente di Magellano formatasi dai gas “vomitati” dalla Piccola Nube
I modelli del nuovo studio si sono basati sulla storia delle due nubi di Magellano e di quella dello stesso flusso. Gli stessi modelli hanno mostrato, tra l’altro, che queste due galassie nane orbitano l’una intorno all’altra solo da circa 3 miliardi di anni. Inoltre i modelli sembrano inconfutabilmente suggerire che il flusso di Magellano si stia dirigendo verso la Via Lattea e che non si stia allontanando da essa.
Inoltre i ricercatori suggeriscono che la corrente di Magellano si è formata quando le due nubi di Magellano sono state catturate gravitazionalmente dalla Via Lattea, in particolare nel momento in cui la Piccola Nube di Magellano ha cominciato a vomitare gas dietro di essa innescando la sua formazione.
Note e approfondimenti
- The Magellanic Stream at 20 kpc: A New Orbital History for the Magellanic Clouds – IOPscience (DOI: 10.3847/2041-8213/ac3338)