Fonte “nascosta” di gas serra scoperta nelle acque del sottosuolo

Credito: Poring Studio, Shutterstock, ID: 1336028675

Quella che può essere considerata come una fonte “nascosta” e per certi versi inaspettatamente ampia di diffusione di gas serra nell’ambiente è stata scoperta da un team di ricercatori che presentano la loro scoperta, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Communications,[1] in un articolo su The Conversation.

Problema della materia organica presente nelle acque sotterranee

Come spiegano i ricercatori, c’è un problema di cui forse in pochi hanno parlato in precedenza o che comunque non è stato considerato quanto dovrebbe: quello relativo alla materia organica presente nelle acque sotterranee. Queste ultime, infatti, vengono sempre più utilizzate per l’agricoltura e come fonte di acqua potabile. E con il riscaldamento globale in corso, con i corsi d’acqua che si prosciugano sempre di più, l’estrazione di acque sotterranee aumenterà ancora.

Materia organica può interagire con la luce solare e con l’ossigeno

Il problema risiede nel fatto che le acque del sottosuolo, come hanno scoperto i ricercatori nel nuovo studio, quando vengono pompate e arrivano in superficie trasportano con loro materia organica disciolta. Questa materia può rimanere preservata, proprio nel sottosuolo, per molto tempo, anche per milioni di anni. La materia organica, una volta in superficie, può interagire con la luce solare e con l’ossigeno e quindi trasformarsi in anidride carbonica.

Quanta acqua viene estratta dal sottosuolo ogni giorno in tutto il mondo?

Quanto possa essere grande questo fattore di emissione di anidride carbonica nell’ambiente a seguito di azioni dell’uomo è ancora oggetto di discussione. Gli stessi ricercatori hanno comunque stimato che tutte le pompe del mondo arrivano ad estrarre un quantitativo di acqua paragonabile a cinque volte quella contenuta nel porto di Sydney ogni giorno. Inoltre calcolano che ogni anno potrebbero essere rilasciate nell’ambiente fino a 13 megatonnellate di carbonio organico a seguito dell’estrazione delle acque sotterranee e dello scarico delle stesse acque sotterranee negli oceani.
I ricercatori hanno svolto hanno analizzato acqua sotterranea in cui c’era materia organica rimasta disciolta nel liquido per più di 25.000 anni.

Note e approfondimenti

  1. A new conceptual framework for the transformation of groundwater dissolved organic matter | Nature Communications (DOI: 10.1038/s41467-022-29711-9)
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